Viaggiare in auto attraverso le strade interne della Normandia è piacevole e rilassante, spesso si costeggiano stretti corsi d’acqua navigati da pigre papere che procedono in fila indiana o sonnecchiano sulle sponde. Piccoli ponticelli attraversano questi canali e conducono alle fattorie, che si susseguono lungo il percorso, con i tipici tetti spioventi ombreggiati dai grandi alberi.
Non di rado il piede si solleva dall’acceleratore per cogliere uno scorcio o soffermarsi su un particolare di queste semplici ma eleganti dimore. Il verde in questa parte di Francia, è il colore dominante, ed una flora variegata e rigogliosa delimita il confine tra la terra ed il cielo azzurro. Nelle giornate estive nuvole alte che sembrano sempre lontane formano un velo che non offusca mai il sole.
Deauville, si trova a circa 210 km a nord ovest di Parigi, ed è da oltre un secolo rinomata località di villeggiatura caratterizzata dalle lunghe spiagge sabbiose che si affacciano sul canale della Manica.
Tra le principali attrattive, un importante ippodromo frequentato dalla migliore società francese e britannica ed un famoso casinò che attira gli appassionati del tavolo verde da tutta Europa.
Dal 1929 Deauville vanta anche lo storico “Golf Barrière de Deauville” oggi ampliato a 27 buche, che circondano il lussuoso Hotel du Golf.
Realizzato nella tipica architettura di questa regione, questo albergo di grande “charme” si fa apprezzare per il ricercato gusto negli arredi ed i caldi colori degli ambienti. Situato in una posizione strategica, sulla sommità di una collina, con una spettacolare vista sull’oceano che si gode dalle sue terrazze, l’Hotel du Golf è stato durante l’occupazione tedesca della seconda guerra mondiale quartier generale germanico, mentre successivamente allo sbarco del giugno 1944 venne utilizzato come alloggiamento per gli ufficiali dalle forze alleate di liberazione.
Si racconta che, nonostante la drammaticità di quei giorni, i militari tedeschi prima, ed inglesi e americani poi, sacca in spalla, dedicavano quotidianamente al golf il loro tempo libero.
Le 18 buche storiche, che compongono il percorso da campionato, disegnate da Tom Simpson negli ultimi anni ’20, offrono a chi le affronta, la possibilità di compiere un vero e proprio viaggio nel passato, e misurarsi con un campo progettato per un golf d’altri tempi, ma sempre attuale. Lungo il percorso, che si snoda lungo i dolci declivi che circondano l’albergo, non vi sono ostacoli d’acqua ed i bunkers sono piccoli e rotondi secondo lo stile dell’epoca.
Il campo è comunque impegnativo e si difende egregiamente grazie ai rapidi green e ad un rough folto e compatto, dove difficilmente si perdono le palline ma con facilità qualche colpo.
Divertente questo par 71 di 5.951 metri che riporta alla mente fotografie in bianco e nero di giocatori in camicia e cravatta, con pantaloni abbottonati al ginocchio e calzettoni lunghi.
Assolutamente moderne invece le strutture ricettive, club house e spogliatoi sono confortevoli
ed accoglienti, vasta l’area dedicata al driving range al pitching ed al putting.
Nel 1964 il progetto di ampliamento a 27 buche è stato affidato ad una firma d’eccezione Henri Cotton, che ha saputo realizzare 9 buche, percorso blu, di 3.035 metri par 36, perfettamente integrate con le precedenti, tanto che passando da un percorso all’altro non si avvertono i 35 anni che dividono i due progetti.
Giocare a golf da queste parti provoca un’emozione particolare, il profumo dei fiori e delle piante si miscela con l’odore salmastro che il vento porta dal mare, creando fragranze che cambiano con il susseguirsi delle buche. Il clima particolarmente piovoso, vi sono brevi temporali quasi quotidianamente, facilita il lavoro dei greenkeepers.
Il gioco si sviluppa su larghi fairways uniformi ed omogenei, l’erba è sempre consistente e ben curata, sugli ampi greens la palla rotola perfettamente.
Agli amanti delle curiosità, segnaliamo un evento assolutamente unico e spettacolare che si ripete tradizionalmente ogni anno nell’ultima settimana di giugno.
Il “Golf non stop” una competizione a squadre della durata di 24 ore. Grazie a 60 piccole mongolfiere sulle quali vengono installati potenti riflettori il campo viene illuminato durante tutta la notte. I partecipanti, che si alternano nel gioco durante le 24 ore sono prevalentemente Vip, personaggi dello sport e dello spettacolo.
Oltre che per la sua bellezza è anche grazie a questa singolare manifestazione che il Golf de Deauville è conosciuto in tutta la Francia.
Il golfista che transita in Normandia non può mancare una visita al “Golf Barriere de Deauville”.
Il green fee richiesto per le storiche 18 buche è di 80 euro mentre per le 9 buche di Henri Cotton è di 42 euro.
Per chi desiderasse giocare un altro campo nelle vicinanze, a 15 km circa da Deauville, lasciando alle spalle la costa e guidando verso l’interno in direzione di Lisieux, in località Pont L’Eveque vi è la sede del Golf de Saint Julien, un vero e proprio country club nel cuore della campagna francese.
Nella luminosa club house, si respira l’atmosfera tipica degli ambienti familiari.
L’arredamento è moderno dai colori chiari e bar e ristorante sono informali ed ospitali.
Il campo costruito nel 1988 su progetto dell’architetto francese Alain Prat sembra studiato per compiacere il golfista. Sulle prime 9 buche, sono diverse le opportunità di realizzare birdies offerte ai giocatori più esperti, mentre chi ha ancora una buona dose di doppi colpi sullo score può regalarsi l’emozione di chiudere qualche buca in par del campo.
Le seconde 9 buche, richiedono un poco più di attenzione, ma non è necessaria una concentrazione da Open per ottenere risultati gratificanti.
Questo par 72 di 6035 metri, denominato “Le Vallon”, della campagna che lo circonda offre i colori, i suoni, i profumi e gli odori. E’ una piacevole passeggiata attraversare le buche, il terreno è leggermente mosso ma prevalentemente pianeggiante.
Il campo, pur avendo un buon numero di insidiosi laghetti, consente di recuperare anche i colpi più maldestri, alla peggio la palla può essere giocata dalla buca a fianco o da un rough mai troppo punitivo.
In conclusione, se da un po’ di tempo le virgole sono il vostro assillo, un “giretto” al “Golf de Saint Julien” aiuterà a ritrovare fiducia nel vostro golf.
Ancora 9 buche del percorso “Le Bocage” par 33 di 2.275 metri completano le 27 totali.
Cimentarvi con Le Vallon costerà 52 euro, mentre 32 euro sono richiesti per il green fee de Le Bocage.
Prima di lasciare Pont L’Eveque non dimenticate di gustare l’omonimo formaggio, il più antico di Normandia. Un tempo usato come moneta di scambio, è un formaggio tenero dalla crosta dorata, leggermente salato con un gradevole profumo di nocciole, accompagnato ad un buon bicchiere di birra locale o ad un fresco vino bianco francese, sarà un ottimo spuntino dopo golf.