L’atmosfera è quella delle grandi occasioni. Una sera di gala, quella per intenderci dove, non solo i grandi si vestono in pompa magna, ma anche i piccoli sembrano usciti da una cartolina. In fondo la nave è anche questo: un’atmosfera particolare che ha il sapore di un sogno.
E in questo caso particolare, in questa rotta mediterranea che parte da Civitavecchia e tocca Napoli, Malta, Palma di Maiorca e Barcellona, sarà uno svedese a darvi il benevenuto.
Il Comandante, infatti, si chiama Gerry Larsson e vi accoglierà a bordo della Voyager Of The Seas, una nave grattacielo tra le più grandi al mondo. Eh, sì, perché la compagnia di navigazione Royal Carribean, oltre ad occuparsi di beneficenza (lo sapevate che tra i suoi partner c’è la Onlus Smile, quella che porta il sorriso tra i bambini malati, di cui è presidente Santo Versace?), ha anche questo primato.
Ma torniamo alla festa, al momento solenne della foto con il Comandante.
A pensarci sembra una stupidaggine, un’imbalsamatura fatta unicamente per business, ma quando poi si rientra a casa e si guarda quella foto, tutti impettiti negli abiti migliori, quasi abbracciati ad un estraneo in divisa, anche quel pezzo di carta lucida diventerà un ricordo divertente e testimonierà la riuscita della vostra vacanza su questo albergo galleggiante.
Non c’è che dire, la nave o la si ama o la si evita. Ma se la si ama, il gioco è fatto.
Si posano i vestiti e per sette giorni non si sposteranno più, sebbene tutto attorno a voi sarà diverso. Cambierà il porto nel quale attraccherete, cambieranno i mari da solcare, cambieranno le uscite a terra. Una miscela esplosiva, piatto forte delle crociere.
Non è meravigliosa, considerato il traffico esasperante, la possibilità di non doversi preoccupare dello spostamento? E’ stupendo andare a dormire con lo scenario british di Malta per svegliarsi con quello latino di Palma di Maiorca. Ah, le Baleari, mucho gusto.
E a bordo, ovviamente, tutto impazza.
I giovanissimi, ai quali a casa è notoriamente vietato andare a ballare, avranno una discoteca dedicata proprio a loro. Dove i più grandi di 18 anni non potranno nemmeno accedere.
I vecchiardi gagliardi, tireranno a fare tardi ritrovando lo sprint degli anni migliori.
Solo per gli innamorati non di lungo corso, tutto trascorrerà come prima. Con il favore del buio, passeranno ore sul ponte a guardarsi negli occhi e si ritireranno prima degli altri in cabina, per godersi gli scampoli di magia di una giornata ricca di diversivi. E poi con la luce, si allacceranno le mani e andranno per escursioni, come i nuovi Robinson Crusoe, armati dell’inseparabile guida, rigorosamente appena stampata.
Ma tutti, la prima cosa che farete appena aprirete gli occhi la mattina, sarà allungare la mano alla ricerca del giornale di bordo, quello dove dettagliatamente, vi verrà indicato ogni svago.
Suggerimenti e informazioni richiedono tempo e aggiornarsi diventerà uno dei life style di una giornata ben riuscita.
Come perdersi una lezione di mambo o il corso di pittura, soprattutto se non lo si è mai fatto nella propria vita?
Neofiti fatevi avanti. La nave vi toglierà il pudore permettendovi di cimentarvi anche in un’arrampicata alla Tarzan, nell’apposita parete attrezzata che si trova sul ponte più alto.
Perché no? Quando capiterà di nuovo la sensazione, quasi infantile, di avere voglia di sperimentare? Qua si ha il tempo per farlo e se mancate di voglia e siete pigri, ci penseranno gli animatori.
Avrete la netta percezione di essere in tanti. E avrete ragione.
Al completo dell’equipaggio sulla Voyager ci sono 5.048 persone per un totale di 22.000 pasti preparati quotidianamente.
Avete mai pensato ad una casa che consuma ogni settimana circa 50.000 kg di carne, 8.000 chili tra pesce e crostacei, addirittura 75.000 uova fresche, coronate da 38.000 chili tra patate e verdura, nonché 37.000 chili di altri surgelati? E’ una casa operaia, stile alveare di api, dove tutto è organizzato alla perfezione.
Anche le escursioni. Noi le abbiamo fatte tutte, ma quella che ha fatto fare ohhh, non solo ai bambini, è stata Barcellona. Da Napoli a Palma, tutte suggestive ed interessanti, per carità, ognuna con le sue peculiarità. Ma avete presente la Sacrada Famiglia?
Otto guglie che sfrecciano verso il cielo, 40 anni di vita di Gaudì destinate a questa opera in continuo movimento e crescita. Non si sa quando verrà terminata.
Sarete contenti di avere investito 8 euro per entrare, non solo per osservare il colpo d’occhio interno, non solo per leggere la storia dei materiali usati, alcuni nostrani, ma soprattutto perché scoprirete che le altre 10 guglie mancanti saranno costruite grazie al pagamento di questi ingressi. Come si fa a non rispondere alla chiamata della Storia?
L’artista ideatore, il geniale architetto, il grande Gaudì, riposa proprio qui sotto, ma purtroppo la sua tomba da qualche anno non è più visitabile. E allo stomaco vi salirà uno strano sapore quando scoprirete che un uomo così è morto nel 1926 per un banale incidente: è finito sotto un tram…..
Dimenticavamo. Appena sarete di nuovo a bordo, non scordate di assaggiare i dolci succulenti anti-dieta e i paninotti imbottiti del bar dell’Acquario, ma soprattutto non dimenticate a pranzo, nel ristorante self-service, di bere un bicchiere di una limonata, dolce al punto giusto, dissetante e digestiva insieme. Una chicca, in mezzo a tutte le altre, inutili da raccontare, soltanto da gustare in prima persona.