I cani non sono forse i migliori amici dell’uomo? Come tali, hanno anche loro i luoghi deputati a raccoglierne le spoglie.
In Francia ad Asnières-sur-Seine al Cimitière Des Chiens si può rendere omaggio (e lungi da noi essere blasfemi) al più famoso pastore tedesco del cinema, Rin Tin Tin. Dove riposa, sopra quel marmo grigio che ricopre le sue spoglie, una scritta in oro recita “La grande vedette du cinema”.
Oltre all’inseparabile compagno di avventure di Rusty ci sono tra gli altri: Drac il cane della principessa Elisabeth di Romania, Sully il cane di Alexandre Dumas e Desirè il gatto di Sacha Guitry.
Questo luogo è classificato a tutti gli effetti come un sito di interesse pittoresco, artistico e leggendario ed esiste dal 1899. E’ la municipalità comunale stessa ad occuparsi economicamente della sua gestione.
Unica diversità rispetto alle altre aree cimiteriali è che per entrare si paga un biglietto: 3 euro gli adulti, 1 euro i bambini sotto i 12 anni, gratis quelli sotto i 6 anni. In cambio si riceve una piantina con la quale è facile rintracciare i pelosi più famosi.
Sono comunque tanti gli animali domestici sconosciuti che ogni anno trovano qui degna sepoltura e nemmeno tanto a buon mercato considerato che per mezzo metro quadrato si spendono circa 120 euro l’anno e per metrature più grandi si va in proporzione. Per opzionare una concessione ventennale la cifra scende, ma si sfiorano i 1.960 euro.
Le frasi incise sulle piccole lapidi, comunque, commuovono perché raccontano di rapporti importanti. E molte di esse riportano scritto “morto di dispiacere il giorno dopo la morte della sua padrona”.
Il monumento in bella mostra all’ingresso è, invece, dedicato a Barry, un San Bernardo che ha salvato la vita a 40 persone travolte da una slavina e che per uno strano scherzo del destino è poi stato ucciso, pare sia stato scambiato per un lupo.