La larga chiatta Pantoon di capitan Juri avanza leggera nelle acque basse del lago. La direzione è l’isola Polvese. L’imbarcazione canadese – profonda appena trenta centimetri – è il mezzo ideale per solcare il placido Trasimeno.
La motivazione pratica risiede nel fatto che il fondo si tocca poco sotto, da 3 a 6 metri, per tutta l’ampiezza del bacino, che con i suoi 128 Kmq. è il più esteso dell’Italia peninsulare, ma anche il meno profondo; quella etica è dettata dal Parco naturale, che protegge il quadro lacustre e le dolci colline del litorale.Siamo in Umbria, al confine con la Toscana, in uno degli ambienti umidi più importanti della nazione.
Mr. Trasimeno è un lago da vivere, ovvero l’unico nostrano aderente al circuito internazionale dei Living Lakes: ma è un lago da vivere, e da visitare, in punta di piedi. Sì, perché la sua salvaguardia è frutto di un delicato equilibrio idrologico e biologico, che deve rapportarsi costantemente con la presenza dell’uomo che vive su queste sponde.
È questa un’insostituibile area di sosta per l’avifauna migratoria, specie da quando i vincoli ambientali hanno eliminato la pratica venatoria dalla zona; inoltre, le acque sono popolate da una ricca ittiofauna, tra cui spiccano per pregio la tinca, l’anguilla, la carpa, il luccio e il persico reale.Che il fondo del lago sia così vicino si capisce non soltanto dai pontili: fitti canneti ricoprono ampi tratti della fascia spondale, offrendo l’habitat a numerose specie animali e vegetali; ma anche inoltrandosi al largo emerge spesso la vegetazione tipica palustre.
Capitan Juri ha capito quanto è importante la tutela di quell’ambiente. La sua giovane età e il suo entusiasmo sono rivolti a uno sviluppo turistico ecocompatibile di questa terra in cui vive, e l’acquisto delle imbarcazioni Pantoon per la sua impresa di trasporti e crociere, Navigalando, è il simbolo dell’attenzione alla natura che tanti qui, a partire dalla municipalità di Castiglione del Lago ma non soltanto, hanno cominciato a difendere.Mentre l’isola Polvese si avvicina lentamente, il ritmo della traversata e la quiete del paesaggio invitano all’osservazione naturalistica.
I borghi storici umbri che si affacciano sul lago e i loro superbi prodotti tipici, fra cui la protetta fagiolina del Trasimeno, non hanno segreti per i cultori del buon vivere italiano, ed è bello sapere che ritroverete tutto al vostro attracco.
C’è tutto il tempo quindi per dedicarsi alla caccia fotografica, per chi ama il genere: generosi si offrono all’obiettivo rapaci come il biancone, il falco pescatore e il gufo reale, mentre popolazioni di anatidi e uccelli limicoli continuano indisturbate le loro attività tra distese di fragmiteto e gigli acquatici.
Se sarete fortunati, potrete raggiungere Polvese dall’approdo medievale del castello: un privilegio riservato alle piccole imbarcazioni, che saprà regalarvi un’emozione senza tempo.L’isola è un autentico laboratorio per la protezione e lo studio della flora e della fauna lacustre.
Gli itinerari pedonali consentono di raggiungere le testimonianze storiche di etruschi e romani, ma soprattutto conducono il visitatore alla scoperta di un ambiente intatto e fragile per la distanza dalla terraferma: piante ornamentali come tigli, salici piangenti e tamerici si accompagnano a esemplari di ippocastano, acacia di Costantinopoli, cedro della California, fichi e pini d’Aleppo.
Il Centro Servizi e Laboratori della Provincia di Perugia svolge qui attività di ricerca scientifica per la conservazione della biodiversità del Trasimeno, con la creazione di una banca del germoplasma per valorizzare specie di interesse agrario (prima fra tutte la citata fagiolina, Vigna unguiculata) e una collezione vivente di popolazioni vegetali locali minacciate. Durante la visita non vi sfuggirà il giardino delle piante acquatiche, creato nel 1995 nella piscina progettata mezzo secolo fa da uno dei più noti architetti del paesaggio, Pietro Porcinai.
Prima di tornare a terra, è piacevole una tappa all’isola Maggiore, borgo di pescatori ancora sapientemente conservato: sotto pochi centimetri d’acqua potrete scorgere l’antica strada costruita dai romani per collegarla alla vicina isola Minore, l’unica attualmente disabitata e vero scrigno naturale dell’ambiente del luogo.Volete un’occasione per visitare questi luoghi? Niente di meglio della primavera, dove l’ambiente incantato del lago si risveglia a una nuova stagione di vita.
E niente di meglio – suggeriamo noi – di una manifestazione che negli anni ha saputo esprimere l’amore per la natura e l’ecologia in un modo tanto semplice quanto efficace: la gaia libertà di un volo pulito, con il festival internazionale di aquiloni e mongolfiere denominato “Coloriamo i Cieli”. Una traccia da leggere e da seguire che incanta visitatori di ogni età, che ogni anno si portano a casa quel senso di volontà che porta a scegliere di proteggere la natura, difenderla, conservarla.
La storia di “Coloriamo i Cieli” affonda le sue radici negli anni Ottanta. Nato nel 1982, con cadenza biennale, dall’incontro tra Oliviero Olivieri, presidente dell’Associazione Italiana Aquilonisti, il Comune di Castiglione del Lago (Perugia) e l’Azienda di Promozione Turistica del Trasimeno, nel 1984 diventa internazionale e vi partecipano da subito i più importanti aquilonisti del mondo. Successivamente la manifestazione diventa un appuntamento annuale, in grado di richiamare ad ogni edizione circa cinquantamila visitatori e centinaia di aquilonisti provenienti da tutta Italia e da molti Paesi stranieri, soprattutto del nord-Europa.
L’anno scorso il carnet dell’organizzazione ha annotato presenze da Cina, Libano, Belgio, Olanda, Svizzera, Germania, Francia, Turchia. E, per chi conosce il settore, è giusto notare che il Trasimeno ha accolto l’inglese Peter Waldrom, l’australiano Peter Lynn, i giapponesi Tsumotso Hiroi e Hideo Matsutani, l’americano David Britain, il canadese Yves Laforest, Tom Pratt, Malcom Goodman.
Decine anche le mongolfiere, di provenienza soprattutto internazionale, che sempre offrono lo spettacolo della quiete e della forza dei loro colori, oltre a emozionanti performance e la possibilità per il pubblico di salire a bordo per un volo. La rassegna aquilonistica ospita anche quest’anno il raduno delle piccole e medie mongolfiere, capolavori artistici – molti dei quali realizzati in carta velina e dipinti a mano: l’edizione 2008 ne propone un raduno internazionale, con mongolfiere radiocomandate.
Per chi vorrà seguire il nostro consiglio, l’appuntamento dunque è dal 30 aprile al 4 maggio, anche se l’installazione delle mostre e alcuni eventi collaterali si aprono fin dal 15 marzo prossimo.
Altrimenti, questo angolo naturale d’Italia è tale che vale davvero viverlo in ogni stagione.