L’isola di Langkawi, nel nord ovest della Malesia, ha un mausoleo che è meta di oltre un milione di turisti l’anno, ma questo peregrinare è dovuto ad una curiosa, quanto terribile, profezia.
In questa terra leggendaria, all’incirca 200 anni fa, visse una bellissima fanciulla che andò in sposa all’allora figlio del sultano.
Sebbene il suo nome, Mahsuri, evochi la dolcezza di un frutto tropicale, non riconduce però ad un’esistenza felice. Pagò infatti con la vita un crimine che non aveva commesso, vittima di un complotto cospirato contro di lei a causa della gelosia per la sua magnetica personalità. Mashuri venne accusata di adulterio e ad emettere la sentenza della sua condanna a morte fu niente di meno che suo suocero, il capo di Lagkawi, Dato Karma Jaya. Le ultime parole di Mashuri quindi furono di odio e sono trascritte nei libri di storia: “Per questo atto di ingiustizia Langkawi non prospererà per sette generazioni a venire”.
Purtroppo questa profezia ha trovato riscontro nei fatti e l’isola da allora ha conosciuto un lungo periodo di tribulazioni con la popolazione decimata da malattie e siccità. Finalmente le sette generazioni sono trascorse e l’isola è rifiorita. L’ultimo colpo di coda di quell’antica maledizione è stato il terribile tzunami che nel 2005 ha toccato, sebbene marginalmente rispetto al resto, anche queste coste.
Mashuri alla fine è stata riabilitata anche dalle autorità e gli indigeni la pregano regolarmente. Siccome la tomba poteva non apparire così interessante sotto il profilo turistico, tutt’attorno sono state costruite una serie di case che vengono chiamate “Kota Mahsuri”, cioè la città di Mahsuri, provvista anche di negozi per fare shopping.
Il racconto della sua esecuzione riporta che dalle ferite della principessa uscì sangue bianco, il colore dell’innocenza e che fu talmente copioso da ricoprire tutto il luogo teatro della morte di Mashuri. Ovviamente questo venne visto come segno tangibile della sua buona fede.
Una curiosità: non si è mai sentito parlare del ragazzo con il quale l’adulterio, secondo il suocero accusatore, dovrebbe essere stato commesso.
Oggi comunque Mashuri è diventata un simbolo contro i soprusi visto che in sua memoria è stato anche prodotto un musical in inglese, che ha ottenuto molto successo nella capitale Kuala Lumpur. Quest’anno, tra l’altro, ricorre il cinquantenario dell’Indipendenza malese e, forse, non è un caso che la maledizione di Mashuri sia appena scaduta.