“Vieni, Bahia ti aspetta. E’ una festa, ed è anche un funerale”. E’ così che lo scrittore brasiliano Jorge Amado inizia a raccontare la magia di questo Stato abitato all’80% da africani, l’anima in black del Brasile. Ed è sulla tomba di Mae Menininha Do Gantois (1894-1986), un’amatissima sacerdotessa del Candomblè, che siamo andati a cercare ragione dell’aspetto misterioso dell’antica capitale Salvador de Bahia rispetto al luccicare paillettoso di Rio De Janeiro.
Nel cimitero cittadino Jardim Da Saudade le tracce della cultura afro-brasiliana si intuiscono dall’ossequioso omaggio quotidiano di fiori freschi davanti alla lapide della regina della religione animista legata alle forze della natura di cui Menininha è stata un’icona. Politici, artisti, personalità di ogni rango, lo stesso Amado, si sono rivolti a lei per consultare la buona o la mala sorte ispirata dal lancio delle sue conchiglie.
Questa pratica venne all’inizio osteggiata dalla polizia brasiliana perché importata dagli schiavi africani e soltanto nel 1976, grazie all’allora governatore di Bahia Roberto Santos che legalizzò i riti, la repressione terminò. E negli anni ’80 Menininha fu talmente venerata che chiunque arrivava a Salvador de Bahia cercava il modo di incontrarla. Maria Escolastica da Conceiao Nazareth, questo il vero nome, da bambinetta aveva avuto in sogno la premonizione che era stata scelta dagli Orixas, le divinità del Candomblé, per diventare capo spirituale del suo terreno, incarico che assunse quasi trentenne nel 1924,
diventando la più famosa “madre de santo”.
Non a caso le è stato anche dedicato un bellissimo requiem da parte del grande Gilberto Gil. Di questa sacerdotessa, lo scrittore Amado amava riportare fosse figlia di schiavi, mentre con il passa parola popolare è arrivato alle nostre orecchie un curioso aneddoto: Mae Menininha odiava la Coca Cola a tal punto da non permettere di berla a nessuno arrivasse nel suo “terreiro”. Oggi, però, le “figlie di santo”, iniziate da lei al lancio delle conchiglie, lo permettono pur sapendo che Menininha non approverebbe.