Il piccolo cimitero di Mount Moriah in South Dakota, conserva le spoglie di Martha Canary, meglio conosciuta come “Calamity Jane” e del suo compagno, lo sceriffo James Butler Hickok, alias “Wild Bill”. Sono sufficienti questi due nomi ad attirare nel cimitero di Deadwood, città di appena 1300 anime, addirittura due milioni di visitatori all’anno: tanti, infatti, porgono omaggio alle loro tombe.
Quella di Calamity è più essenziale, un semplice pietrone grezzo con la sola scritta del suo nome. Mentre per Wild Bill sono state fatte le cose in grande, gli è stato anche dedicato un busto dallo scultore David R. Young. Tutti e due hanno lasciato il segno come figure leggendarie del West di frontiera.
Lei, conducente di diligenze, giocatrice d’azzardo, cercatrice d’oro, cuoca e lavandaia, e, almeno così si spettegola a Deadwood e nei libri a lei intitolati (l’ultimo scritto dopo 22 anni di ricerche da James D.Mc Laird), anche spudorata donna di spettacolo che, all’occorrenza, sapeva dilettarsi prostituendo il suo corpo, per nulla intimorita dalla maldicenza locale.
Lui, sceriffo di Deadwood, cittadina fuori dalla legge, fondata nel 1875 e teatro dell’ultima grande corsa all’oro d’America, abile pistolero, compagno di Buffalo Bill, ma anche avventuriero, giocatore accanito e grande bevitore.
Bill trovò la morte dentro il famoso “Saloon No.10″ per mano di un certo Jack McCall che gli scaricò alle spalle due colpi della sua calibro 45, durante una partita a poker. Nel cimitero trova anche riposo Potato Creek Johnny, famoso cercatore d’oro che detiene il record per aver trovato la più grossa pepita nel 1929.
Per salire al Mount Moriah prendete una diligenza verde la cui partenza è, ad orari intervallati, dalla via principale, davanti al Bodega Casinò. Auguratevi di trovare Mr. Rual-Ponce De Leon, lo storico della città, che vi regalerà tanti precisi ma divertentissimi aneddoti.