E’ stata probabilmente la bellezza del territorio circostante a convincere il capitano Jan Van Riebeeck, quando nel 1652 approdò con una flotta di cinque navi al seguito in una splendida baia nei dintorni del Capo di Buona Speranza, che la sua ricerca era terminata. Incaricato dalla Vereenigde Oostindische Compagnie (Compagnia Olandese delle Indie Orientali), era partito alla ricerca di un luogo ove instaurare un insediamento permanente, nell’estremo sud dell’Africa, che fornisse riparo ed approvvigionamento alle navi che seguivano le rotte tra Europa ed Oriente.
E’ così che nacque Kaapstad, Cape Town per gli anglofoni, la nostra Città del Capo. Famosa per essere inserita in un bellissimo e suggestivo paesaggio naturale, che la rende una fra le città più belle del mondo, posta sulla penisola del Capo di Buona Speranza, lungo la grande baia dominata dalla famosa Table Mountain la montagna piatta che supera i 1000 metri d’altezza. Olandese prima, inglese poi, Cape Town ha nel suo DNA la cultura e le tradizioni europee ed ha continuato a crescere fino ai giorni nostri, restituita al governo del popolo sudafricano discendente dei nativi e dei coloni che la condivide pacificamente.
Tra le tradizioni europee la produzione vinicola, sono innumerevoli le vigne coltivate sulle alture circostanti e diverse sono le cantine, che grazie alle caratteristiche del terreno e alla buona esposizione al sole producono vino di qualità, riservato prevalentemente all’esportazione verso Europa e Stati Uniti.
Anche il golf da queste parti gode di un’ottima tradizione, sono 600 infatti i campi presenti in Sudafrica e ben 19 quelli raggiungibili da Cape Town in meno di un’ora. Tra questi abbiamo scelto di visitarne uno nella Constantia Valley, alle pendici delle Steenberg mountains.
Inserito tra i vigneti di una tenuta dove dal 1695 si producono vini di alta qualità, abbiamo giocato lo Steenberg Golf Club diciotto buche che a loro volta circondano un hotel di charme ricavato tra le mura di una villa di campagna edificata nel 1682. Il campo par 72 di 6296 metri è opera di Peter Matkovich che dopo aver giocato 25 anni i tornei di Sudafrica, Asia ed Australia si è rivelato uno dei più creativi progettisti d’Africa disegnando più di venti campi tra Sudafrica, Zimbabwe, Mauritius e Kenia.
Lo Steenberg sembra la concretizzazione del suo concetto di golf, da queste parti è celebre il suo motto che noi non possiamo che condividere: “Il golf non è soltanto realizzare un buono score, è una passeggiata nel parco, un’esperienza per tutti i sensi, ore di incomparabile terapia. Il golfista deve lasciare il campo con un’irresistibile voglia di tornarvi al più presto”.
Giocare allo Steenberg in effetti è tutto questo, una passeggiata tra panorami emozionanti, tra canti di uccelli inusuali per noi europei e colori che sembrano “filtrati” da un Oscar alla migliore fotografia hollywoodiano, per non parlare dei profumi della vegetazione e dei due oceani che si mescolano poco distante. Un’ambiente rilassante che non manca di impegnare chi il campo lo vuole sfidare, con due par tre di oltre 175 metri, e ben tre par cinque di oltre 500 metri richiede sempre la precisione e la lunghezza dovute ad ogni percorso che si rispetti, grandi e profondi bunker bianchi ed ostacoli d’acqua distribuiti lungo tutto il percorso completano le difficoltà da affrontare.
Memorabili la buca sette un par tre di 165 metri con il green avvolto da una sciarpa di sabbia a sua volta circondata da un lago e la quattordici, un par tre che vanta il green più grande d’Africa, ben 76 metri di lunghezza che possono regalare l’emozione di giocare il putt più lungo della vita.
Il green fee per 18 buche allo Steenberg, nella stagione secca da ottobre ad aprile, è di 800 rand (55 euro circa) per i visitatori, e di 480 rand (33 euro circa) per gli ospiti dell’hotel, il costo del car è di 270 rand ( 18.50 euro circa), chi preferisse l’aiuto di un caddie pagherà 160 rand (11 euro).
Dopo il golf una sosta nella moderna ed elegante club house o una visita alla cantina di produzione per una degustazione dei vini locali volendo si può alloggiare nelle confortevoli stanze e suite dell’hotel.
E fuori c’è Cape Town un mondo tutto da scoprire, una città europea ed africana abitata dalle più diverse umanità, con la sua storia di luci ed ombre, di immense ricchezze e povertà estreme. Nelle piazze un brulicare di persone sciama tra gli austeri palazzi ed i luminosi grattacieli. Township e lussuosi centri commerciali convivono apparentemente senza contrasti in questa città che offre tramonti indimenticabili panorami stupendi e “bizzarrie” tutte africane come i pinguini che si tuffano in mare tra i surfisti.