Chi non ha mai sentito parlare della Gioconda? I misteri e le teorie che seguono quest’opera sono tantissimi, si sa. Si parla dell’indecisione avuta da Leonardo sulla realizzazione del sorriso, del paesaggio che sembra sia stato dipinto in periodi differenti e si discute su quello sguardo enigmatico che ha conquistato tutto il mondo.
Non si può negare che sia un’opera che stimola moltissimo la fantasia di chiunque se la trovi davanti: è stata soggetto di libri e di film, prestandosi per storie intricate ed assurde con vari enigmi al seguito; è tutt’ora soggetto di tantissime campagne pubblicitarie e può anche essere utilizzata come passatempo per chi, quando vuole avere un ricordo speciale ed originale, si dedica all’arte del fotomontaggio per sorridere poi alla visione del proprio volto che sostituisce quello della Monnalisa.
Vinci è un piccolo paesino nella provincia di Firenze, immerso nel caratteristico e suggestivo paesaggio toscano.
E’ proprio qui che, non a caso, è situato il museo Leonardiano che in questo periodo promuove una mostra speciale dedicata alla figura della Gioconda.
Posso rischiare dicendo che non rimarrete delusi se dedicherete anche solo un’oretta del vostro tempo a visitarla, se passate lì vicino.
Non si tratta di molte stanze, anzi, a dire la verità potrebbero sembrare anche poche… ma lo schema con cui sono stati organizzati gli ambienti è assolutamente efficace ed originale! Provare per credere: avete mai visitato un museo che utilizza le vecchie cisterne che servivano per contenere vino e mosto come teche espositive? A me prima di capitare a Vinci non era successo.
Il nome della mostra è “Joconde. Da Monna Lisa Alla Gioconda Nuda” è sono esposte varie versioni, appunto, della Gioconda nuda, alcune attribuite alla mano di Leonardo o di suoi allievi.
E per chi ama la pubblicità, il mio consiglio è di prestare attenzione, e tempo, alle immagini che sono proiettate: scorreranno davanti ai vostri occhi centinaia e centinaia di foto, riproduzioni, fotomontaggi e quant’altro..tutti dedicati esclusivamente alla famigerata Monnalisa! Non solo per fare due risate ma anche per mettere alla prova la vostra memoria e ricordare in che momento quella determinata immagine è stata utilizzata e per cosa. Non mancano la “Monna Marylin”, la “Monna Marge”, la “Monna Homer” e tantissimi altri che, per quantità, mi è impossibile elencare.
Se, usciti dalla mostra, vi rimane ancora tempo, non rinunciate ad una visita al paesino che spesso rimane in secondo piano, ma è veramente carino. E se vi perdete in quel gomitolo di piccole viuzze… non preoccupatevi: troverete sicuramente un toscano DOC pronto ad aiutarvi ed, anche, a farvi sorridere, nel caso non foste abituati alla loro parlata.
Sfido chiunque ad uscire da quel piccolo paese, in quella bellissima regione, senza la voglia di avere anche voi la Gioconda con il vostro volto!