Esiste la terra della felicità? La risposta non è semplice ed andrebbe ponderata, ma se la domanda viene posta ad un abitante di Salvador de Bahia, la grande e popolosa città brasiliana, vi garantirà che la terra della felicità esiste, ed è sotto i suoi piedi, lì dove lui vive, nella parte orientale del Brasile.
Con i suoi 564.273 chilometri quadrati lo stato di Bahia, ha una superficie quasi il doppio di quella italiana, e si sviluppa su di un territorio vario e ricco di straordinarie bellezze naturali. Ampie e lunghe spiagge, barriere coralline, verdi colline e montagne solcate da limpidi fiumi che spesso precipitano in alte cascate, sono le meraviglie che il viaggiatore incontra attraversando questo paese, ed in questi scenari i campi da golf sono incantevoli.
E’ un piacevole volo di Neos sulla rotta Malpensa – Salvador de Bahia che ci porta in Brasile. In un mondo che vede scivolare il trasporto aereo verso il low cost, la giovane compagnia tutta made in Italy, andando in controtendenza, ha scelto di privilegiare lo stile e la cucina italiani e, pur mantenendo prezzi più che interessanti, offre ai passeggeri servizi e comfort di qualità superiore.
Salvador de Bahia è una città tentacolare e cosmopolita, dalle rive dell’oceano alle colline del centro storico, è tutta un brulicare di umanità indaffarata nelle cose quotidiane, o semplicemente occupata a gironzolare distrattamente godendo del sole e del piacevole clima in attesa di qualche distrazione o di un conoscente con cui conversare.
Uno dei motti che meglio caratterizzano lo stile di vita di queste genti è: “Se incontri uno che riposa… aiutalo!” lo dicono loro stessi scherzandoci su con una buona dose di autoironia, a chi transita da queste parti. Il vivere qui scorre lento, e se volessimo cercare un’affinità di modi tra Brasile ed Italia, troveremo in San Paulo le caratteristiche di Milano, in Rio de Janeiro quelle di Roma e qui a Salvador de Bahia il modo disteso e rilassato di affrontare le giornate tipico di Napoli.
Salvador è accogliente ed offre a tutti la piacevole sensazione di non essere straniero, i bahiani sono sorridenti, di quei sorrisi disinteressati purtroppo divenuti merce rara tra gli adulti delle nostre terre. Salvador è avvolgente, i suoni della città ti seguono ovunque, dal grido del venditore ambulante alla musica che esce da case, negozi e bar, alle risa dei ragazzini che si rincorrono nelle stradine o ai capannelli di anziani che si raccontano il loro mondo discorrendo ad alta voce negli angoli e nei cortili.
Salvador è bella, nel centro storico le giornate volano tra le vaste piazze, le grandi chiese, gli antichi palazzi che trasudano l’opulenza e la ricchezza che il nuovo mondo procurò ai mercanti portoghesi che insediatisi tra queste baie iniziarono a costruirla e viverla. “Pelurinho”, il più esteso complesso architettonico coloniale dell’America Latina, è oggi un vivace quartiere zeppo di locali e botteghe che vive un’eterna festa ricca di musiche luci e colori, qui la notte è lunga, e tra un bar e l’altro s’incontrano individui provenienti da tutto il mondo, brasiliani per una notte, a ballare e cantare con i salvadoreni.
E poi le spiagge cittadine, sempre vissute, affollate ad ogni ora dai bahiani, bagnanti ignari del loro privilegio di trascorrere un’estate interminabile. A portarci a queste latitudini è, sempre la ricerca di campi da golf di particolare bellezza.
Qui in Brasile ad attenderci, a circa una novantina di chilometri da Salvador de Bahia, a ridosso delle sconfinate spiagge atlantiche, il “Costa do Sauipe golf links”, un percorso situato all’interno di un vasto complesso turistico che si affaccia su un mare cristallino. Alloggiamo in una struttura a 5 stelle, della prestigiosa catena alberghiera Marriott con annessa un’attrezzata Spa, indirizzata agli amanti del golf. La scelta è caduta su questa località perchè al Costa do Sauipe golf links da diversi anni si gioca il più importante torneo del paese, L’Open del Brasile. A pochi minuti dall’hotel, la club house del golf, moderna e spaziosa, contiene il pro shop dove è possibile noleggiare l’attrezzatura, un buon ristorante e spogliatoi luminosi e profumati.
Il campo, 18 buche par 72 di 6933 metri, mette alla prova ogni anno in occasione dell’Open alcuni tra i migliori professionisti sudamericani. “Sarà difficile potersi concentrare nel gioco” avverte il folder di presentazione, e non a torto, i dintorni offrono scorci naturali in grado di distrarre anche i golfisti più accaniti.
Percorrendo le buche gli incontri con la fauna sono frequenti, le iguane, in particolare, non disdegnano di crogiolarsi al sole nei bunker, ma fortunatamente, a dispetto del loro aspetto minaccioso se la danno velocemente a gambe quando un giocatore si avvicina per colpire la propria palla dall’ostacolo. Sugli alberi si possono scorgere le scimmiette di colore grigio dalla lunga coda ad anelli, sono grandi poco più di un gatto, le grandi orecchie ai lati della testa sembrano la capigliatura di un clown, e rendono il loro aspetto ancora più buffo, passano il tempo a cibarsi indisturbate saltellando da un ramo all’altro. Ma veniamo al percorso, diciotto buche inserite tra due lagune, una delle quali costeggia buona parte delle prime nove, con ampi bunker naturali di dimensione mastodontica ed i fairway che seguono la naturale ondulazione del terreno.
Nonostante la vicinanza al mare, il manto erboso è omogeneo e consistente, grazie alla resistente Bermuda Tifton seminata nei fairway ed alla Tifdwarf nei green. Il progetto è dell’architetto californiano Brian Costello, che ha saputo valorizzare al massimo l’area, sfruttando appieno le grandi naturali distese di sabbia bianchissima, ricavandone giganteschi ed onnipresenti bunker che rappresentano la peculiarità del Costa do Sauipe.
Le buche sono varie e attraversano palmeti e macchie di bassi alberi autoctoni dalle chiome molto folte, lo sguardo dai cinque tee panoramici arriva fino all’azzurro del mare attraversando il verde brillante macchiato di scintillante bianco, una brezza piacevole soffia costantemente attraverso tutto il campo. Per chi desidera confrontarsi con le distanze dell’Open partendo dai marker neri, il gioco inizia su un lungo par quattro di 407 metri.
Si prosegue tra dolci colline, salendo e scendendo tra pendenze non faticose ma che impediscono di mantenere lo stance in piano, grandi spazi ed un clemente rough da campo turistico garantiscono divertimento anche ai principianti, tuttavia le buche appassionano ed impegnano chi vuole fare score, ed in questo contesto resterà memorabile la buca 9, un par cinque di 480 metri hcp 1 con i tee di partenza situati all’interno di una bianca valle sabbiosa di 150 metri da volare con il primo colpo, per poi attaccare con il secondo una parte di fairway in salita tagliata in due da una lunga striscia di bassi cespugli, in questo punto gli alberi frondosi, restringono notevolmente lo spazio aereo di passaggio della palla.
Una volta superate queste insidie rimane un approccio corto ma delicato, il green si erge come un’isola in un mare di sabbia. Indimenticabile anche la buca 12, un par 4 di soli 306 metri Hcp 2, ma con 195 metri di sabbia, acqua e vegetazione da saltare per raggiungere il fairway, chi non mettesse la palla sul verde rasato rischia di sentirsi Beau Geste alla ricerca della sua oasi e di ritrovarsi con il sand iron incandescente. Superato il piccolo Sahara, il green a fagiolo si trova poco distante, ma con un bunker davanti ad attendere gli imprecisi.
Un percorso suggestivo il Costa do Sauipe in un ambiente unico dal clima gradevole tutto l’anno, le temperature oscillano tra i 22 ed i 32 gradi. Il green fee per 18 buche è di 90 Euro ridotto a 58 per gli ospiti Marriott, e 45 per gli under 18. I golf car sono elettrici e si possono usare anche sui faiway, il noleggio costa 29 Euro, a richiesta sono disponibili caddie al modico prezzo di 11 Euro mentre 7 euro sono richiesti per l’utilizzo di un trolley.
Nel dopo golf vacanza a tutto tondo, spiagge infinite con tutti i divertimenti e sport acquatici, inoltre nel complesso turistico sono disponibili 12 campi da tennis, un centro equestre, un centro nautico, diversi locali di ritrovo e ben 6 ristoranti etnici. Nelle vicinanze assolutamente da visitare la bellissima Praia do Forte ed il centro Tamar per la salvaguardia delle tartarughe marine, in grandi vasche visitabili i biologi brasiliani curano gli animali salvati dalle reti dei pescatori, l’emozionante incontro con questi antichi e mansueti giganti purtroppo a rischio di estinzione resterà indelebile nella vostra memoria.
Per gli amanti della buona tavola, durante la visita a Salvador de Bahia, sosta obbligatoria al “Rincao Gaucho” la churrascheria più rinomata della regione, tra le tante foto di personaggi famosi che la frequentano esposte all’ingresso anche quella del Presidente brasiliano Lula. L’alta qualità ed il gusto della carne servita nel tradizionale modo brasiliano, abbinata a decine di contorni, sono indescrivibili.