«Conducevo Furore a Napoli e stavo attendendo un ospite, Biagio Izzo. Ero nel momento di pausa al bar della Rai ed è arrivato un gruppo di persone che mi ha salutato e ci siamo messi a parlare. In particolare mi sono soffermato con uno di loro, gli ho offerto il caffè, abbiamo chiacchierato almeno 10 minuti. Alla fine gli ho domandato: “Scusa, ma Biagio Izzo quando arriva?”. Mi sono sentito rispondere “Sono io”. Avrei voluto sprofondare. Non l’avevo riconosciuto e per salvare un poco la faccia ho aggiunto “Hai cambiato qualcosa, hai tagliato i capelli….” e lui di rimando rincarando la dose “No, no, sono sempre uguale”. A quel punto sono andato in super paranoia. Mi sono allontanato a disagio. All’inizio del programma, però, sono tornato da lui a scusarmi, a dirgli che lo conoscevo, ma non l’avevo proprio riconosciuto. E’ stata una figuraccia terribile. Lui avrà pensato di me il peggio e io non mi sono ancora perdonato. Da quel momento lo vedo ovunque, dalla Tv con Costanzo ai film con Vanzina».
Daniele Bossari