«Sono nato a Milano che non lascerei per nessuna ragione al mondo. Ho provato a vivere a Roma, ma non mi piace, nonostante tutta l’arte e la storia che si respira, giuro che preferisco la mia caotica Milano da bere».
Qual è l’ambiente milanese che frequenti maggiormente?
«Da quando ho 16 anni lavoro nelle discoteche. Per questa ragione sono diventato testimonial di una di queste, la Hollywood. Tra quelle in Italia è una delle discoteche più importanti, ma è famosa anche nel mondo. Rimane in corso Como, al fondo. In più, via via che sono diventato un volto noto ho fatto un’attenta selezione basata sulla mia immagine e ora anche gli abiti che indosso sono firmati con il marchio Hollywood».
Hai anche lanciato un logo tuo?
«Il mio logo personale in questo momento è la stella che è diventata uno dei marchi più richiesti in Italia, come tutto quello che indosso io d’altronde. Sembro presuntuoso, ma la mia autostima è al massimo e poi preferisco non essere ipocrita. Magari è proprio questo il motivo del mio successo, se non altro non fingo modestia. E continuerò così perché sono sulla scena da anni, a dispetto di tutti gli altri Costantini nati via via».
Dove vai quando vuoi mangiare un boccone?
«Tra i ristoranti ne ho alcuni che preferisco e ognuno è diverso e ha un suo stile. Però quasi tutti i locali dei quali parlo fanno anche discoteca. Come il Casablanca e il De Sade, oppure l’Old Fashion Cafè e il Tocqueville. Grande musica e gente alla moda, ma anche menù raffinati o semplici secondo l’occasione».
E se volessimo semplicemente comprare solo del pane, dove ci mandi?
«Il panettiere all’Armani è certamente Princi, anche lui in corso Como. Fa il pane in modo super, e dal suo negozio a qualsiasi ora esce un profumo che ti prende la gola e ti fa venire voglia di farti un panino. Tutto ricercatissimo, tutto iperminimale, ma per fortuna tutto ottimo e anche a buon prezzo».
E colazione dove la fai?
«La faccio sempre sotto casa al bar, per pura comodità, ma non mi chiedere come si chiama il posto perché il nome non lo conosco, però posso dirti che è in viale Monza proprio di fronte all’Agenzia di Lele Mora».
Certo non è un tuo problema, ma dove ti vestiresti se fossi un giovane milanese.
«Essendo anche testimonial di Parah, Safilo, Carrera e Armada Nueva, il vestire in effetti non è mai un mio problema perché ho tantissima scelta. Ma quando mi prende la voglia di fare qualche acquisto, vado proprio davanti a Princi. C’è un negozio di abbigliamento che non ha un nome, come saprete oramai i nomi sono superati anche da noi, esattamente come in America. Il suo logo ha tanti punti esclamativi e un punto interrogativo. In pratica resta un punto di domanda, ma se ci vai trovi una moda davvero cool».
Tu ascolti musica, avrai dei posti dove sei solito comprarla?
«Onestamente i cd li compro dove capita, mentre i dvd sempre e soltanto da Blockbuster perché sono fornitissimi».
Che cosa è Milano per i giovani e quale zona è super gettonata?
«Milano per i giovani è la capitale del divertimento. C’è davvero tutto. Possono scegliere di farsi un aperitivo in un posto tranquillo, o di farsi una birra in un locale defilato, ma alla fine arrivano sempre tutti in corso Como perché in meno di un chilometro, ci sono 30/40 pub dove fermarsi a bere».
Cosa non perderesti della tua città?
«A Milano in assoluto consiglio di fare una passeggiata lungo i Navigli, uno dei fulcri caldi di Milano. In particolare a settembre c’è un’iniziativa molto carina, un itinerario in battello o in carrozza sul Naviglio Grande, tra aironi e splendide Ville, quali Villa Marina e la Certosa di Vigano. Da non perdere. E infine come dimenticare una puntata al Duomo e al Castello Sforzesco?».