Giocare a golf alle isole Azzorre in mezzo all’Oceano Atlantico è un’esperienza indimenticabile. Abbiamo visitato i campi presenti sulle isole Sao Miguel e Terceira.
Batalha Golf Course il più blasonato
Distribuito su un’area di 100 ettari il Batalha G.C. si trova nella parte alta della costa nord sull’isola di Sao Miguel a 10 minuti dal centro di Ponta Delgada. Aperto nel 1996 è stato disegnato dallo studio inglese Cameron Powell che ha realizzato tre lunghi percorsi di 9 buche (A B C) che possono essere incrociati a piacere fino a formare tre par 72:
A+B – 6435 mt. uomini, 5366 donne,
B+C – 6395 mt. uomini , 5311 donne
C+A – 6574 mt. uomini, 5453 donne.
Vale la pena giocare tutte le 27 buche di questo bel campo, una perfetta combinazione di links e foresta da dove si dominano l’Oceano ed una ampia porzione di territorio circostante.
Il Batalha ha ospitato sia il PGA European Tour che il PGA Seniors Tour, quindi, comunque le si componga, le 18 buche risulteranno piuttosto lunghe e vista la presenza di molti dogleg richiederanno una continua concentrazione. I green, non vastissimi secondo lo stile inglese, sono ottimamente difesi da grandi e profondi bunker, ed i fairway generalmente larghi seguono la naturale ondulazione del terreno, ma si restringono in alcuni tratti per ‘l’intrusione’ dei grandi alberi che costeggiano le buche. Merita una menzione la 4 di 390 mt. del percorso ‘C’, non solo per lo splendido panorama, ma anche per un delicato colpo al green situato tra un lago ed un bunker a sinistra ed un altro bunker e il fuori limite a destra.
La club house è un grande edificio con alle pareti una lunga lunga serie spiritosi quadretti sui ‘tic’ golfistici, gli spogliatoi sono ordinati ed al pro shop non si faranno grandi affari, ma è sufficientemente fornito per ogni esigenza. Al ristorante, come del resto in tutte le isole, cucinano dell’ottimo pesce.
Furnas Golf Course sulla bocca del vulcano
Siamo ancora nell’isola di Sao Miguel, nella zona collinare di Furnas, dove l’attività vulcanica è ancora attiva e sgorgano sorgenti di acqua bollente che i locali usano abitualmente per cucinare.
Il Furnas Golf Course è il percorso storico delle isole, realizzato nel 1936 su disegno di MacKenzie Ross era originariamente di 9 buche, che vennero integrate nel 1986 da 9 disegnate da Cameron Powell. Oggi il Furnas è un par 72 di 6232 mt. uomini 5256 mt. donne.
Collocato a 500 mt di altitudine si caratterizza per il contrasto creato dall’atmosfera montana data dal bellissimo bosco di cedri rossi del Giappone nel quale si insinua e quella caraibica data dalle palme disseminate ai lati dei fairway. I green sono piuttosto piccoli, ma resi insidiosi dalle pendenze accentuate del terreno di origine magmatica, pendenze che sui faiway influenzano lo stance rendendo la vita difficile a chi gioca abitualmente in pianura.
Pochi gli ostacoli d’acqua, i laghetti disposti sul percorso sono più scenografici che pericolosi, ma non vanno sottovalutati. Fuori dai green la difesa del campo è affidata ai bunker che sono molto profondi (da alcuni si può uscire solo risalendo la scaletta sulla sponda), ed ai fittissimi cedri rossi del Giappone, che in certe zone sono un vero e proprio muro vegetale. Il Furnas è considerato uno dei percorsi più impegnativi del Portogallo, si può giocare con il car, ma, per apprezzarlo al meglio, suggerisco di affrontarlo camminando. La club house è senza fronzoli, moderna ed accogliente, vi troviamo un piccolo pro shop ed un buon ristorante.
Ilha Terceira Golf Club il più facile
Siamo nell’isola di Terceira a pochi chilometri da Angra do Heroismo.
La storia di queste 18 buche par 72 di 5886 mt. uomini e 5020 mt. donne è piuttosto originale, il percorso nasce infatti nel 1954 per volere di alcuni alti ufficiali americani operativi nella base aerea militare dell’isola, che affidarono il progetto ad un collega architetto il cui nome si è perso nei meandri del tempo. Passato da anni alla gestione portoghese è stato rimodellato nel 2008, ed è considerato il golf più facile delle Azzorre per la sue buche piuttosto diritte adagiate sui dolci declivi di Fajas da Agualva.
Non è però facile in assoluto, pur essendo più corto degli altri e meno tecnico è comunque un campo che si difende bene, costellato com’è di piccoli ostacoli d’acqua ben disseminati lungo le buche e da (anche qui) profondi bunker. Il percorso di Ilha Terceira poi, non concede nulla a chi ‘non la tira dritta’, i bellissimi ma spietati cedri giapponesi che costeggiano i fairway non regalano un metro a chi colpisce le loro fronde.
Meglio quindi non lasciarsi abbagliare dalla parola facile e visto che il campo non è lunghissimo, se non funziona, è saggio lasciare il drive in sacca. Fra le curiosità è interessante la storia del simpatico Professionista di casa Eduardo Mendes Correia che nel 1958 all’età di 11 anni iniziò come caddy del circolo.Vista la sua grande passione per il golf alcuni ufficiali lo presero in simpatia e qualche anno più tardi lo ospitarono in una Golf Academy in USA fino al conseguimento della qualifica di Maestro.
Nella club house di recentissima costruzione, avveniristica ed imponente, i prezzi del grande pro shop sono interessanti, ed il ristorante piuttosto elegante propone una cucina internazionale.