Per San Valentino, cena in casa o al ristorante? L’importante è giocare. La serata più romantica dell’anno può essere infatti un’occasione per riscoprire la sintonia con il proprio partner attraverso momenti divertenti e ludici, in cui lasciarsi andare alle proprie sensazioni e all’ascolto dell’altro.
In occasione del 14 febbraio c’è la Cena sensoriale, si mangia e si sperimenta con ogni parte di noi. In bilico tra la mangiata luculliana e un buffet sensoriale la serata permetterà alle coppie di sperimentare i cinque sensi con giochi maliziosi: tra un antipasto e un dolce, ogni portata sarà pensata per stuzzicare uno o più sensi giocando anche sul modo di consumarla, mentre una mascherina oscurerà la vista dei partecipanti. Una semplice cena al ristorante diventerà altro: si tradurrà in spunti intimi da spendere tutto l’anno.
“I nostri sensi sono continuamente bombardati da suoni, odori e sensazioni tattili – spiega Laura Vernaschi, psicoterapeuta – ma il nostro cervello deve effettuare una selezione per non rimanerne sopraffatto, quindi ne ignora alcuni e ne privilegia altri, la vista prima di tutto. Tuttavia i nostri organi possono essere addestrati a riprendere le loro funzioni con notevoli vantaggi, soprattutto quando si tratta di eros, il momento per eccellenza in cui la soddisfazione arriva dall’abbandonarsi al piacere dei sensi”.
Come passare dalla teoria alla pratica? Giocando. Escludendo un organo di senso per amplificare gli altri, per esempio, ci si diverte a stuzzicare le attenzioni di chi amiamo con il caldo e il freddo, con gli odori o i sapori dei cibi.
Nel gioco, rispolverando anche vecchi giochi come la dama o le carte concedendosi una serata a tv spenta, si condisce il rapporto, si esalta la suddivisione dei ruoli e la sorpresa che porta con sé, forse, come dicono gli psicologi, il segreto della coppia che dura. Per San Valentino, però, la proposta è più piccante.