La terra dei colori e dei sapori forti si tinge di nuovo. Di quella freschezza che solo l’Università sa dare. È il caso del sistema universitario indiano: 13 milioni di studenti, 2 milioni di laureati l’anno, 500.000 ingegneri e 10.000 studenti europei.
Perché l’orientamento degli studenti che vogliono studiare all’estero, non è più verso l’Europa o l’America, ma verso l’India. Una terra fertile per approfondire le conoscenze teoriche e pratiche nei settori tecnologici e scientifici.
Cosa devi sapere se vuoi studiare in India
Probabilmente nessuno immagina che in India sono presenti circa 17.000 università e alcune di queste sono prestigiosissime, come l’Indian Istitute of Technology e l’Indian Istitute of Management. Se si decide di trascorrere un periodo di tempo in India per studiare, occorre fare molta attenzione e scegliere la qualità della facoltà in base a specifici criteri. Per facilitare l’azione esiste l’Associazione delle Università Indiane, che ha il compito di orientare lo studente a trecentosessanta gradi.
L’orientamento degli studenti che vogliono studiare all’estero, non è più verso l’Europa o l’America, ma verso l’India.
L’iscrizione alle diverse facoltà è molto semplice: si può scegliere di studiare in India per svolgere un’esperienza formativa di scambio grazie agli accordi di cooperazione accademica tra università europee e indiane, oppure, scegliere liberamente quale strada prendere in base alle proprie esigenze professionali.
Nel primo caso, ovviamente, saranno le università ad occuparsi specificatamente di tutti gli aspetti burocratici derivanti dallo scambio, altrimenti ci si arma di una buona dose di tempo e volontà e si opera da soli.
Uno studente straniero che mette piede in India per studiare, deve tenere conto anche della lingua di uso frequente per comprendere e orientarsi al meglio. Ma non spaventatevi! In questa terra sono presenti ben 22 lingue ufficiali, tra cui l’hindi e l’inglese, ma quella più comunemente utilizzata è l’inglese.
Uno studente che ha serie intenzioni di studiare qui, e frequentare quindi una università Indiana, deve ottenere la certificazione di lingua inglese che varia da facoltà a facoltà. Quest’aspetto è molto importante e ci fa capire quanta accortezza gli Indiani fanno entrare, e successivamente uscire, studenti stranieri dalle Università locali.
In India sono presenti circa 17.000 università e alcune di queste sono prestigiosissime, come l’Indian Istitute of Technology e l’Indian Istitute of Management.
Non è tutto. Un’esperienza universitaria in India è decisamente dispendiosa. Per studiare occorre considerare che alcuni programmi di studio, a volte personalizzati, hanno dei costi che variano dai 10.000 ai 15.000 dollari all’anno.
In linea generale, facendo una media tra le diverse facoltà, il budget per un anno accademico varia dai 4000 ai 5000 euro l’anno. Tutti soldi investiti nel meglio dei modi se consideriamo la qualità nell’insieme.
L’investimento universitario Microsoft nel territorio indiano
Una notizia degna di nota, che ci fa capire quanto sia importante studiare in India e quanto gli indiani puntano sugli insegnamenti di natura scientifica, è quella dell’investimento Microsoft.
Nel 2007 il colosso informatico ha deciso di investire parte degli introiti, aprendo una Università a Bangalore, interamente specializzata nell’insegnamento dell’informatica.
Si tratta della prima università interamente di proprietà Microsoft, capace di formare fino a 1000 studenti ogni anno di corso.
Facendo una media tra le diverse facoltà, il budget per un anno accademico varia dai 4000 ai 5000 euro l’anno.
La scelta della multi nazionale verso l’India non è casuale. Essa, nell’ultimo ventennio, ha investito tantissimo in educazione e formazione poiché è arrivata al punto di comprendere che il successo della nazione è segnato dal livello di specializzazione e competenza delle nuove generazioni.
È partita con centri di eccellenza altissimi nel campo dell’ingegneria, ora in virtù dell’era tecnologica in cui viviamo, si muoverà sempre di più nella direzione informatica facendo uscire studenti altamente competenti nei settori di appartenenza.