Non sempre si associa al benessere un flacone di olio sacro, ma é quello che accade all’Istituto Du Monoï di Tahiti e dalle Spa della Polinesia che lo usano per i loro massaggi. D’altronde risulta provato che l’ampia gamma di trattamenti completamenti naturali con prodotti locali a base di monoï, noni e tamanu, dalle sorprendenti virtù estetiche e curative, arricchiti dall’uso di cocco, caffè, avocado e fiore di tiare.
Il monoï è un simbolo di bellezza che parla di Tahiti e delle sue isole da secoli. Grazie alle sue molteplici proprietà colpì gli europei che sbarcarono sulle isole sin dal Settecento. Usato anticamente come olio sacro, ma ricco anche di virtù cosmetiche e curative viene utilizzato quotidianamente ancora oggi da uomini e donne per ammorbidire e profumare la pelle e i capelli e per infondere armonia e benessere, in un puro e sensuale equilibrio tra corpo e spirito.
Prodotto dalla macerazione della polpa di cocco, profumata con fiori di tiare, la gardenia endemica delle isola tahitiane, il monoï ha una lunghissima tradizione nella cultura polinesiana. Già nell’antichità i sacerdoti lo utilizzavano nei riti sacri, per purificare luoghi e oggetti del culto.
Anche i neonati venivano cosparsi e massaggiati col profumato olio, per renderli belli, forti e proteggerli da divinità malevole. Nel corso dei secoli, l’uso del monoï ha continuato a far parte della vita quotidiana degli uomini e delle donne di queste isole, grazie alle sue molteplici virtù.
Il monoï è un simbolo di bellezza che parla di Tahiti e delle sue isole da secoli. Grazie alle sue molteplici proprietà colpì gli europei che sbarcarono sulle isole sin dal Settecento.
Le sue proprietà, infatti, lo rendono un alleato prezioso per la cura del corpo. Leviga, liscia, purifica e ammorbidisce la pelle, lasciando una deliziosa sensazione di appagamento e benessere. Proprio per queste sue qualità è utilizzato anche nel taurumi, il tradizionale massaggio tahitiano che mira a creare armonia tra corpo e mente, liberando il corpo dalle tensioni prodotte dallo stress.
Si tratta di un’usanza estremamente diffusa, non limitata agli specialisti, i cosiddetti tahua, ma utilizzata regolarmente tra i componenti della famiglia, come segno d’amore e pratica di relax alla fine della giornata. L’olio di monoï viene anche usato per la cura dei capelli, li lascia lucidi, morbidi, facili da pettinare, nonché per ravvivare i colori dei famosi tatuaggi polinesiani.
L’importanza del monoï nella cultura e nell’economia tahitiana è all’origine dell’Institut du Monoï, fondato nel 1992 per iniziativa dei maggiori produttori. Con lo scopo di diffondere la conoscenza di questo prodotto, implementare lo studio scientifico delle sue proprietà, elaborare nuove formule cosmetiche per un suo utilizzo sempre più efficace, vengono promosse molte iniziative.
Leviga, liscia, purifica e ammorbidisce la pelle, lasciando una deliziosa sensazione di appagamento e benessere.
E da qualche anno l’Institut organizza Monoї Here, la settimana del monoï, un’occasione preziosa per scoprire tutto sulla storia e gli usi di questo olio quasi magico, durante la quale vengono allestiti spazi con suggestive immagini di ieri e di oggi che narrano miti e leggende della Polinesia francese e in cui si può ammirare anche la perizia degli artigiani che preparano il monoï secondo le ricette tradizionali dei diversi arcipelaghi.
Altri spazi saranno dedicati a esposizioni sul “monoï doc”, sui massaggi offerti dai tahua e dalle migliori Spa degli arcipelaghi tahitiani. Insomma, il benessere incomincia da un olio.