I tempi cambiano e spesso, nel cambio, ci si perde. Non in questo caso. A Parma, nei locali dove una volta si producevano candele, oggi si possono degustare i piatti della tradizione parmense.
Le stanze del ristorante Antica Cereria sono state modificate soltanto negli arredi, il resto è restato com’era e, con poca fantasia, si può ancora cogliere il fascino di quanto è stato. Gli alti soffitti irregolari, le inferriate di ferro alle grandi finestre, i pavimenti consumati donano agli ambienti il giusto calore ed aiutano a immaginare un passato di crogioli di cera e stoppini di cotone.
Anche il fatto che, nel nome, è stato mantenuto un legame con il passato è un dettaglio importante, come a volere dare continuità ad un luogo anche se il mercato destinato alla clientela religiosa non c’è più. Così, nell’Antica Cereria le candele sono sempre accese ed ogni tavola ne ha una che illumina i commensali.
I titolari hanno saputo interpretare il recupero degli ambienti e l’effetto è molto accogliente, in più si mangia bene e la chiara radice parmigiana si esprime al meglio proprio nei piatti, con il ruolo principale lasciato ai primi e alla pasta emiliana (superlativi i tortelli di erbette ed i gnocchi di ricotta).
Anche i dolci sono fatti in casa e risultano deliziosi alla vista, non solo al palato, in particolare la panna cotta, sebbene interpretata con fantasia, finalmente una panna cotta dove non si coglie la colla di pesce. Se siete di passaggio a Parma, e avete soltanto un paio d’ore, spingetevi fino in centro, non ve ne pentirete. E subito fuori vi aspetta la città con tutte le sue meraviglie.