Passeggiare per Angkor Thom, come viene chiamata l’ultima delle capitali dell’Impero Khmer sorta nel sito di Angkor, magari faccia a faccia con i grandi volti sorridenti di Buddha scolpiti nella pietra, fa immaginare l’emozione che provarono i primi esploratori europei nel XIX secolo quando si trovarono di fronte al primo delle centinaia di templi di Siem Reap rimasti abbandonati nella giungla per secoli. Ovviamente la Cambogia non è soltanto questo enorme sito archeologico Patrimonio dell’Umanità con i suoi templi tanto diversi, dal più grande edificio sacro del mondo Angkor Wat alle secolari radici che diventano un tutt’uno sui muri di Ta Promh, ma in poche altre nazioni si trova una concentrazione così alta di capolavori architettonici e non è quindi un caso che quest’area sia conosciuta all over the world.
Edifici che costituiscono una testimonianza del genio Khmer, tra le grandi potenze del Sud Est asiatico, un Impero trasposto anche nella pellicola cinematografica Tomb Raider, chi non ha mai visto l’immagine di Angelina Jolie-Lara Croft intenta a cogliere un fiore di gelsomino sotto l’enorme pianta che da allora è stata soprannominata ‘l’albero di Tomb Raider’?.
Ed è proprio una natura prorompente ad avere ispirato in Cambogia il cosiddetto massaggio Khmer.
Infatti, anche se a livello di tecnica il massaggio cambogiano si ispira alla vicina Thailandia, la diffusione nel Paese arriva soprattutto dalla tradizione rurale dove il massaggio viene ancora abitualmente praticato dalle donne di casa. Sono molti i cambogiani che dopo una giornata di duro lavoro, per sciogliere i nodi e le fatiche accumulate, si affidano all’abilità manuale di mamme, nonne e zie. Non solo in privato, ma anche dietro i banchi di un mercato, o nei negozi in attesa dei clienti, non è difficile scorgere donne che massaggiano le figlie, o i propri uomini, facendo rapidi movimenti direttamente sugli indumenti.
L’esperienza accumulata nell’arte del massaggio casalingo, oltre a creare un importante efficace bagaglio personale messo a disposizione dei propri cari, ha influito sulla proposta delle Spa e oggi questo ‘massaggio contadino’ viene effettuato anche negli appositi Centri Benessere.
Il massaggio Khmer si effettua su tutto il corpo, ma molto rilievo viene dato alle gambe con attenzione agli stessi piedi, in quanto sopportano ogni giorno il nostro peso. Per rilassare le gambe in modo indotto, viene dapprima esercitata una forte pressione all’inguine, così da bloccare un minimo la circolazione al cui rilascio seguirà una sensazione di calore a tutta la gamba, si proseguirà poi con colpi molto energici sui punti che dolgono maggiormente e che verranno battuti in maniera ritmata.
Siamo entrati nella Spa del Navutu Dreams Resort & Spa famosa a Siem Reap non solo per l’alta qualità della proposta dei trattamenti, ma per essere stata la prima dell’area a specializzarsi nella disciplina dello yoga, un vero e proprio santuario di questa tecnica.
Il Navutu Dreams Resort & Spa, dove tra l’altro si parla anche italiano, ha ripreso il massaggio Khmer facendo alcune piccole varianti per renderlo ancora più piacevole, in particolare per massaggiare i punti che presentano una tensione vengono usate delle grandi compresse intiepidite, avvolte in un immacolato tessuto di fibre naturali e contenenti erbe officinali e foglie quali il lemongrass, il ginger e la lavanda seccata, che durante il massaggio rilasciano degli effluvi meravigliosi.
Decisamente interessante ed altrettanto competente la sessione di yoga.
L’insegnante è una piacevole donna di origini inglesi, trasferitasi qui molti anni fa, che calamita l’attenzione per la sua presenza scenica, ulteriormente aumentata dal simpatico vezzo di indossare un turbante bianco sul capo. Le sue lezioni si basano sul Kundalini Yoga, l’evoluzione moderna dello Hatha Yoga tradizionale, che mira a creare equilibrio e armonia fra il corpo, l’anima e la mente unificando le diverse tecniche yoga in un sistema unitario.
Anche la location però aiuta, perché si lavora su se stessi in un’area a stretto contatto con una natura rigogliosa di piante e fiori variopinti, talmente impattante da farne intuire la presenza anche ad occhi chiusi. Il lavoro viene svolto attraverso delle sequenze precise di postura e di movimenti che con una particolare tecnica di respirazione stimolano la circolazione sanguigna aiutando i tessuti a depurarsi.
Alla fine della lezione, dopo essersi rilassati completamente anche grazie alla recitazione di un mantra dai suoni spirituali e leggermente soporiferi, ci si sente addosso un grande senso di vitalità.
La stessa cucina del Navutu Dreams Resort & Spa si è allineata. Le ricette culinarie hanno sposato l’idea che lo yoga debba essere accompagnato da un cibo che si trasformi in linfa per creare una corretta energia fisica. Così tra le gustose proposte dello Chef, ne sono state create alcune per fornire cibo al cervello ed aiutare il sistema linfatico a trasportare in tutto il corpo le sostanze nutritive a sostegno del nostro sistema immunitario. In menu si trovano molti piatti ricchi di verdura a foglia verde, in quanto la clorofilla è un catalizzatore che favorisce la formazione della linfa, la cui scarsità limita le funzioni del cervello e dell’intelletto.
Subito fuori dal Resort c’è, infine, tutta l’energia di Siem Reap alla quale si unisce la facile possibilità di visitare altri luoghi della Cambogia, perché il Paese è raccolto, basta considerare, ad esempio, che da qui, cioè dalla parte nord occidentale, alla capitale Phnom Penh, che si trova nella parte meridionale, ci sono soltanto 315 km. Una capitale che, a torto, viene spesso trascurata, mentre, complice una fantastica posizione sul fiume, è già rinata a nuova fama e gode di indubbio dibattito intellettuale e grande vivacità economica.