Ritorna di moda il matrimonio! Ma non le classiche nozze faraoniche, o quelle alla ‘famolo strano’ di Verdone memoria, tipo sposarsi sott’acqua o durante un salto con il paracadute.
Il nuovo che avanza è il matrimonio diffuso e ha addirittura due formule. Nella prima, il pranzo di nozze si festeggia in momenti diversi separando i parenti dagli amici, ma anche gli amici di lui, da quelli di lei. E così facendo si inizia a festeggiare in primavera e si finisce di farlo in inverno.
Nella seconda, ci si sposa e subito durante il viaggio di nozze si rinnova la promessa di matrimonio con un rituale ufficioso riprodotto sulla falsa riga del Paese visitato ed un nuovo servizio fotografico fatto con gli abiti acquistati in stile locale. E non finirà lì. Perché ogni volta che si arriverà in un diverso luogo per una vacanza futura, si organizzerà una inedita festa matrimoniale usando tutte le idee del caso. Ed in tal modo nel corso degli anni, dalla stessa coppia, per lo stesso rapporto, si potranno ascoltare curiosi racconti sui matrimoni vissuti insieme. Per questo, nel 2020 quando si chiacchiererà in compagnia si potrà raccontare che nel 2015 ci si è sposati in Australia con un testimone aborigeno e che, nel 2016, le foto dell’auto degli sposi era una Buick anni ’50 decappottabile colore rosa shocking.
Come non approvare certe nuove tendenze? Da sempre i film ci mostrano immagini di romantici matrimoni a bordo di navi da crociera con il capitano in veste di celebrante e, adesso, pare ci sia anche la possibilità di sposarsi tra le nuvole in volo tra Milano e Parigi, per poi planare sugli Champs-Élysées e godersi proprio una delle città più perfette per una storia d’amore, se sullo stile Ginevra e Lancillotto starà al vostro destino.
Dunque, evviva i matrimoni diffusi e largo alla fantasia. Perché se la creatività prenderà piede si potranno recuperare anche quelle giornate imperfette che hanno dato corso a proverbi quali, ‘Sposa bagnata sposa fortunata’, o, ‘Al mulino e alla sposa manca sempre qualcosa’.
E chi se ne importa se non sarà mai più buona la prima!