Non si può capire la Svezia se non si conosce il suo Sud. E questo Sud si intuisce maggiormente e ci si arriva da sotto l’acqua grazie al Ponte di Øresund, un esempio unico di ingegneria infrastrutturale che collega questa nazione con la Danimarca, esattamente dall’altra parte dello stretto. È infatti all’altezza dell’aeroporto danese Kastrup che ci si immerge nelle acque che lasciano posto ad un tunnel sotterraneo e se ne riemerge per fare in superficie l’ultimo tratto di 5 km sull’isola artificiale di Peberholm, oggi riserva naturale. Già soltanto questa esperienza vale il viaggio.
Il primo assaggio di Svezia del Sud è Västra Hamnen, il lungomare dello stretto dell’Öresund nell’ex cantiere navale della Kockums trasformato in area residenziale e commerciale di eccellenza sostenibile tramite un sostanziale intervento di bonifica che ha dato vita ad un nuovo quartiere ecologico dove spicca il Turning Torso, un grattacielo di circa 200 metri che si avvita su se stesso, del designer spagnolo Calatrava. Da qui si entra nel cuore di Malmö, una sorta di meridione svedese, che ci viene reso ancora più simpatico considerato che la gente di Stoccolma guarda ai nativi locali appioppandogli gli stessi stereotipi che la gente del nord Italia pone quando parla dei meridionali.
Ma al di là di questi giocosi paralleli, vale visitare la cittadina con uno sguardo sempre attento alla sostenibilità, ed in tutte le direzioni, anche gastronomiche visto che la Svezia del Sud è una delle aree più fertili d’Europa e ospita numerosi piccoli produttori di eccellenze gastronomiche e mercati di allevatori e contadini, non a caso le carni di agnello, cervo e oca, o i frutti di mare del luogo, sono molto pregiati e li potrete gustare non soltanto nei ristoranti, ma nei tanti bistrot, bar e caffetterie di Malmö.
Nel frattempo, avrete anche molto da vedere. In primis il Castello al quale si accede dopo il Parco Kungsoarken (che ospita all’interno uno dei 4 casinò legali svedesi) dove ammirare anche alberi esotici, un castagno secolare, una quercia turca ed un ailanto, l’albero di Taiwan.
Mentre per chi è amante dell’arte, oltre alla Malmo konsthall, un’ampia sala di 2000 Mtq dedicati ad arte contemporanea, c’è il Moderna Museet (sede distaccata del museo di arte moderna di Stoccolma; ospitava i generatori della città e presenta la sala turbine intatta) con opere importanti, tra gli altri vedrete Picasso, Dali, Matisse, Kandisky e Rauschenberg. E, particolare non trascurabile, stiamo parlando sempre di visite ad ingresso gratuito (solo per accedere al Castello bisogna pagare 4 euro).
Dopo avere goduto di una lunga salubre passeggiata tra Saluhallen (il mercato coperto) e Mollevangstorget (il quartiere colorato, un tempo mercato degli allevatori), se non volete spingervi nella vicina Lund, la cui cattedrale ospita un meraviglioso orologio astronomico, la ciliegina sulla torta prima di lasciare Malmö sarà quella di rilassarvi in un Caffè di Lilla Torg, una piazzetta di fine ‘500 che vi regalerà un tuffo in un’altra epoca. Così come il Ponte Øresund è un ibrido di svedese (Öresundsbron) e di danese (Øresundsbroen), questo luogo ha il potere di lasciarvi sospesi tra il tempo andato e quello presente.