Questo mese, Set by Set è per voi, amanti delle profondità marine e delle spiagge paradisiache. Ma non vi porterò alle classiche isole Maldive, Mauritius o alla tanto gettonata Polinesia.
Questo mese, facciamo uno zaino e partiamo alla volta del Messico, per un viaggio su strada alla ricerca della spiaggia La Boca del Cielo dal film Y tu mama también.
Proprio come Tenoch (Diego Luna), Julio (Gael García Bernal) e Luisa (Maribel Verdú), i protagonisti di questo capolavoro messicano, lasciamo Città del Messico di buon mattino, sull’autostrada in direzione Puebla e guidiamo tra i paesaggi che sono diventati veri e propri protagonisti del film.
Il primo giorno, i nostri protagonisti fanno una volata di 5 o 6 ore a Tehuacán, ma noi decidiamo di fare una sosta a metà strada, nel villaggio di Puebla. Questa cittadina è definita “reliquiario” per le sue bellezze architettoniche costruite, dice la leggenda, da angeli. Se, come noi, decidete di fare sosta a Puebla, abbiamo un unico consiglio: arrivate per pranzo e provate le due specialità della zona, chiles en nogara e mole poblano.
Ripartiamo con lo stomaco pieno e torniamo sulle orme dei protagonisti di Y tu mama también. Ora siamo diretti a Tehuacán, dove passeremo la notte nell’Hotel Guelaguetza (calle 7 Oriente n. 507) e, chissà, con un po’ di fortuna, una vecchietta ci ballerà un buffo ballo nel retro di un bar.
Il mattino seguente, ripartiamo alla volta della nostra vera meta: la spiaggia paradisiaca La Boca del Cielo. Imbocchiamo la strada verso Oaxaca e presto vediamo le indicazioni per Tepelmeme, citato nel film perché villaggio natale della tata d’infanzia di Tenoch.
Non ci fermiamo, la strada verso il paradiso è ancora lunga. Fortunatamente, a differenza dei nostri amici attori che non avevano la più minima idea di dove si trovasse La Boca del Cielo — né se esistesse davvero — noi sappiamo esattamente dove andare.
Siamo diretti a Playa Cacaluta, a Huatulco, nella regione di Oaxaca. Infatti, La Boca del Cielo è una spiaggia fittizia inventata da Julio e Tenoch per far colpo su Luisa, e come conferma Roberto del Centro di Sub Hurricane Divers contrattato per offrire soccorso subacqueo agli attori durante le riprese, si tratta in verità della Playa Cacaluta.
Proprio come nel film, a poche centinaia di metri dalla spiaggia fa capolino dall’oceano l’isoletta omonima, isola Cacaluta, un paradiso per gli amanti delle immersioni. Le pareti che guardano la spiaggia sfoggiano coralli a bassa profondità, mentre dall’altra parte un canyon subacqueo a 18 metri di profondità e lungo 20 metri vi regalerà un’emozione adrenalinica (vedere info utili per contattare il centro Hurricane Divers)
E proprio come hanno fatto i nostri protagonisti, perché non finire — o iniziare — la nostra avventura con un bel giro in barca attraverso le 9 baie e 36 spiagge di Huatulco? Una cosa è certa, i due giorni on the road sulle calde strade del Messico e magari senza aria condizionata sono valsi la pena.
Grazie a blue-ray.com per i fotogrammi del film