Venezia ritrova uno dei suoi edifici storici più famosi e particolari, ma non si tratta di una villa, una chiesa o di un palazzo legati al passato splendore della Serenissima, parliamo del Molino Stucky il grande stabilimento di mattoni rossi che da più di cent’anni caratterizza il paesaggio della Giudecca, l’isola più grande della città che si affaccia sul canale che porta lo stesso nome.
Progettato nel 1884 dall’architetto tedesco Ernst Wullekopf, su commissione dell’industriale veneziano Giovanni Stucky, è da sempre cosiderato uno dei mulini più belli d’Italia. Stucky, nato nel 1843 da una famiglia di origine svizzera, fece la storia della Giudecca, fin da giovanissimo frequentò gli ambienti raffinati della cultura mitteleuropea, colto ed affabile, fu tra i promotori della biennale d’arte.
Giovanni ispirava una naturale simpatia anche grazie al suo portamento ed al suo aspetto per il quale non passava inosservato, alto 192 cm, portava una folta barba bionda. Capace tecnico industriale, decise di approfondire le conoscenze dell’arte molitoria e scelse di investire in laguna l’esperienza produttiva maturata nei piccoli stabilimenti di macinazione a Treviso, Vienna ed in Svizzera. Uomo di grandi intuizioni, realizzò che il trasporto sull’acqua a quei tempi era molto più veloce e conveniente rispetto a quello su terra, e che Venezia rappresentava il luogo ideale dove costruire il suo mulino.Il progetto iniziale prevedeva un solo edificio destinato alla macinazione, successivamente vennero aggiunti la torre, i depositi di farina, l’elegante facciata neogotica e la raffigurazione della dea dei raccolti e delle stagioni Demetra che divenne il simbolo del mulino stesso.
Grazie alla tecnologia d’avanguardia, era stato installato un meccanismo che consentiva di trasferire il grano direttamente dalle navi al processo di macinazione, l’attività era intensa e fiorente.Gli ampliamenti quindi, continuarono fino a comprendere la costruzione del pastificio e di un silo su di una vasta superficie di oltre 30.000 m² con ben 1500 addetti alla produzione. Giornalmente allo Stucky si producevano circa 50 tonnellate di farina con una operatività ininterrotta di 24 ore.
Figura quasi leggendaria a Venezia, Giovanni andò incontro ad una fine misteriosa, morì assassinato la notte del 21 maggio 1910 lasciando un vuoto incolmabile nell’isola, e compianto dai Veneziani che ne crearono il mito. La sua morte, i conflitti mondiali e l’incalzare della concorrenza dalla terraferma segnarono l’inizio di una lenta crisi che portò il mulino a cessare l’attività nel 1955. Da allora l’imponente edificio in mattoni rossi ha rappresentato per chi navigava il canale della Giudecca solo il ricordo di un’epoca florida ed operosa della città. Ma da vero monumento il mulino venne nel 1988 vincolato dal Ministero dei Beni Culturali e con l’inizio dei lavori nel 2002 a cura della società Acqua Marcia, venne iniziato il processo di recupero.
Molino Stucky è oggi tornato agli splendori del passato, mantenendo per quanto più possibile le caratteristiche e salvaguardando le antiche architetture e le colonne di ghisa, l’immobile è stato trasformato in un moderno albergo cinque stelle con area benessere “Carita Paris”, centro congressi di 2600 mq, ristorazione ad ottimi livelli, ed una piscina all’ottavo piano che consente di domina
re sulla laguna, dando la sensazione di essere imbarcati su una delle grandi navi da crociera.
Gestito dalla prestigiosa catena Hilton che ha voluto mantenere il nome originario per conservare il ricordo storico di Giovanni Stucky, l’albergo offre 380 lussuosi ambienti tra stanze e suite molte delle quali con incantevole vista su Venezia. Di grande fascino la Presidential suite sulla sommità della torre, con un esclusivo terrazzino, punto più alto dell’edificio dal quale si gode di un panorama impagabile.
Dotato di tutte le più recenti tecnologie, internet wireless ad alta velocità in ogni ambiente dispone, unico in Italia, del MAIC Managing All Incoming Calls, il maggiordomo informatico. Già sperimentato con successo in altre strutture del gruppo Hilton nel mondo, è un sistema avanzato di gestione delle chiamate in arrivo. Premendo un tasto sul telefono, gli ospiti potranno avere un contatto diretto e privilegiato con il ricevimento per richiedere i servizi dell’hotel e risolvere specifici problemi.
Inoltre, attraverso il sistema si può essere aggiornati su servizi utili e pratici, tra cui trasporti, musei, vita della città e avvenimenti. Il Molino Stucky Hilton Venice pur essendo un ambiente esclusivo non vuole chiudersi alla città, tutti i ristoranti e bar della struttura sono aperti anche ai visitatori che potranno trascorrere una serata gustando la cucina del raffinato Aromi Restaurant & Terrace affidata alla fantasia del famoso Chef Franco De Luise, o dedicarsi ad un brunch o a una cena più informale al Molino Restaurant. Allo Skyline bar situato sul tetto dell’edificio, vista a 360° sulla laguna, cocktail e serate con musica e balli.
Collegato alla città ogni 30 minuti da un servizio di lancia gratuito da e per Piazza San Marco, il Molino Stucky ritorna, dopo più di mezzo secolo, ad essere parte attiva e vitale di Venezia.