Matilde Brandi madre di due splendide gemelle, Aurora e Sofia. Proprio grazie al periodo in cui le sue figlie erano piccole ha avuto modo di girare meglio Roma, la città dove è nata e che non cambierebbe per niente al mondo. Anche se la vorrebbe linda. “Vorrei che Roma fosse più pulita, come Parigi ad esempio. Anche noi cittadini dovremmo impegnarci in questa direzione.
Noi romani, ad esempio, amiamo i cani e da quando sono mamma, non mi piace proprio fare la gimcana per evitare di pestare di tutto. Comunque anche fossi nata nel più bel posto della Sicilia, che pure amo, io vi avrei parlato di Roma perché la mia città è unica”.
Cosa te la rende così speciale. A vederla da fuori pare troppo trafficata, caotica, poco a misura d’uomo. “A Roma è come essere dentro la storia, come vedere uno speciale di Quark in diretta tutti i giorni. Io sono nata nella Boccea e mi capita sovente di attraversare il lungo Tevere dentro la mia macchinina con la musica nelle orecchie. Nonostante io sia abituata, ne subisco sempre il fascino e anziché arrabbiarmi se il traffico mi blocca, mi godo quello che la città mi regala. Il centro poi è l’orgoglio dei romani e c’è uno speciale punto di osservazione che mi lascia sempre senza fiato: quello dall’alto. Avete presente la bellezza di questa città vista da un abbaino sui tetti?”.
Dove consigli di iniziare la giornata a chi vuole fare una buona colazione? “Non è difficile perché per noi romani la colazione è sacrosanta, molto più che per i milanesi. E solitamente si fa con cappuccio e cornetto. Io, però, anziché mangiare appena mi alzo, la faccio più tardi. Ho una strana abitudine, quella di fare una ricca colazione quasi all’ora di pranzo e di mangiare dolce! Mi infilo da Sapore di Pane. Hanno focacce, pizze, pane di ogni tipo, ma soprattutto vendono dei cornetti. Superlativi quello integrale o quello vuoto. Così poi mi sento sazia fino a cena”.
Hai sempre una forma perfetta, per te il tempo non passi. Fai tanta fatica per riuscirci? “Un paio di ore al giorno di ginnastica. Vado da Maurizio, un amico che ha la palestra Fleming in via Flaminia. E faccio soprattutto aerobica. I macchinari sono noiosi e molto faticosi, ma il vero motivo per cui non li amo è perché io sono già molto muscolosa. Il mio lavoro deve essere di allungamento e non di potenziamento. Inoltre i miei muscoli hanno una memoria e appena li riattivo ingrossano, quindi non voglio esagerare. Alterno questo al pilates con la mia insegnante Marzia”.
Ti sei diplomata ballerina classica e la tua vita è la danza. Quali sono le scuole valide di Roma in questo settore? “La mia primissima vera insegnante si chiamava Maria e insegna alla scuola Raimonda. Spero di mandarci le mie due figlie a muovere i primi passi, anche se non è vicinissimo a casa. L’altra scuola di ballo del cuore è stata il Balletto di Roma, dove mi sono diplomata appunto. La mia insegnante si chiamava Paola e ora insegna all’Opera di Roma. E’ sempre stata severa e molto diretta, ma io l’apprezzavo proprio per questo”.
Dove compri l’abbigliamento sia quello sportivo che personale? “Quanto riguarda il ballo lo compro da Dimensione Danza, vicino a Piazza di Spagna perché è il più fornito. Per l’abbigliamento normale, invece, vado da Iki che è sotto casa. Vende dalle scarpe ai jeans e ha capi alla moda, senza cercare le firme di cui non sono una patita. Mi piace quando riesco a coniugare prezzo giusto e qualità. Le proprietarie sono madre e figlia e sono piacevoli entrambe”.
Cosa si può fare la sera a Roma? “Io consiglio di riempire i teatri, mai abbastanza frequentati. E a Roma i cartelloni offrono sempre un’ampia scelta. Oppure per cena mi piace Jeff Blinn, in viale Parioli. Offre tanta scelta, ma io impazzisco per il sushi. Tra l’altro anche il locale è molto carino e sul tardi diventa piano bar perché fa musica”.
Hai un’estetista di fiducia? “Vado da Ingrid e dalle sue due socie, una più simpatica dell’altra. Resta in zona Lungo Tevere, ma non hanno un negozio. A me piace farmi curare le mani e i piedi perchè le unghie devono essere sempre perfette. Odio quelle troppo da coatta e quindi mi faccio mettere il gel in modo che risulti naturale. Loro sono davvero in gamba”.
C’è un negozio dove entri e riesci a perdere la mente, a rilassarti? “Dentro la Profumeria Muzio di via Flaminia, era il mio sogno di ragazza aprirne una, quindi non mi perdo mai una girata là dentro e tanto meno le novità, dall’ombretto di Dior all’ultimo mascara di Chanel. Noi della Tv, purtroppo, usiamo i trucchi professionali che non amo. Il proprietario, tra l’altro, è genitore di due gemelli, proprio come me. Mi piace andarci perché mi consigliano bene e ogni volta che entro, esco con qualcosa”.
Se ti piace leggere, dove acquisti i tuoi libri? “Con le letture vado a periodi. Quello che non manco mai, però, è di leggere i quotidiani e gli articoli di calcio, sono una super tifosa sfegatata della Roma. Anzi non sono una tifosa e basta, sono faziosa. Tra l’altro poco sportiva e colorata nel linguaggio.
Amo andare allo stadio, ma non con mio marito. Marco è un interista, anche se non è di Milano. Gli ho detto che con lui allo stadio non ci vado più perché quando capita la Roma perde sempre. Questa passione è nata per via di un amico di mio fratello che quando avevo 14 anni mi ha portata all’Olimpico. Mi è restata dentro l’atmosfera. Comunque a me piace anche vedere la partita a casa, in Tv, èil massimo per una serata casalinga”.
Non possiamo dire ai visitatori di andare allo stadio. Indicaci qualcosa davvero di imperdibile a Roma. “Le Terme di Caracalla e l’area del Circo Massimo. Mi piace perché lo puoi girare in auto: in più a me ricorda l’emozione di quando la Roma ha vinto lo scudetto qualche anno fa. C’erano un milione di persone….”.