Non viene quasi mai in mente di entrare in una gelateria quando fuori piove o fa freddo. Eppure, ne può valere la pena. Soprattutto se la gelateria si chiama Flipét e ci si può gustare un cono stando comodamente seduti tra il tepore di quattro pareti.
È in questi casi che un gelato mangiato d’inverno fa primavera. Perché basta il gesto, abbinato ai vari sapori cremosi che incontrano le papille gustative, per farci fare un passo indietro, o avanti, nel tempo, andando alla bella stagione, a ciò che è andato e che presto (visto quanto tempus fugit) tornerà.
Per chi arriva a Torino, merita di spingersi quindi fino a Trofarello da Flipét, una gelateria gestita da diverse generazioni dalla stessa famiglia, con i figli tutti impegnati nella produzione di uno squisito gelato rigorosamente artigianale, un prodotto che sta vincendo anche dei Premi importanti nel suo campo.
A tutela dell’igiene legata al prodotto – ci spiegano che la perdita del pelo degli animali è un problema – nel locale non fanno entrare gli amici a 4 zampe, ma qualche sacrificio si può fare per assaggiare uno dei loro 40 gusti (e chissà, che prima o poi, i titolari non pensino ad una soluzione, magari quella di dedicare una piccola area a chi ha degli animali, come accadeva per i fumatori).
E per chi non amasse il gelato, essendo anche un classico Caffè (ci si può andare in ogni momento della giornata per godere dalle colazioni del mattino ai gustosi panini), il locale propone anche degli ottimi pasticcini. Tutti educatamente proposti ed amorevolmente raccontati. Perché la passione nel lavoro conta e fa sempre la differenza. Soprattutto in un gelato d’inverno.