C’è un recital che usa la musica per raccontare i Miti Greci. In pratica, ci si siede a Teatro e per un paio d’ore, ascoltando brani di repertorio pianistico, si affonda di pathos dentro la storia Ellenica. Si passa dalla Sonata in sol minore “Didone Abbandonata” del compositore italiano Clementi, alla Huit Danses des Îles Grecques del greco Kostantinidis, ma anche dalle Danseuses de Delphes L’Isle Joyeuse del francese Debussy a Les Cyclopes del francese Rameau, fino a Per una Piccola Conchiglia Bianca del greco Hadjidakis o ad Orpheus dell’ungherese Liszt.
L’esecutore è un giovane uomo acclamato in tutto il mondo dalle dita affusolate e dal portamento fiero, Alexandros Kapelis, che viene riconosciuto dal Washington Post per le sue “esecuzioni scintillanti”. Per fare un parallelo semplice, in quanto a notorietà stiamo parlando del Brad Pitt del pianoforte, e, tra l’altro, anche se Alexandros ha i capelli scuri, è altrettanto bello ed affascinante. Non solo per questo, presenziare ad una delle sue date significa avere la rara opportunità di assistere ad un recital che certamente, se non lo è già per la fama che lo precede, entrerà nella storia.
Di padre greco e madre peruviana, Kapelis ha vissuto a New York la maggior parte della sua vita riscuotendo, per capacità virtuosistiche inebrianti, l’attenzione dei più grandi critici dell’ambiente. Ha fatto apparizioni con la Royal Philharmonic Orchestra di Londra, con l’Orchestra Sinfonica di Praga, con la Camerata Italica, così come con le orchestre più importanti nella sua nativa Grecia. Inoltre, si è esibito in concerti e musica da camera con ensemble di musicisti della Philharmonia Orchestra e la Filarmonica di New York, dopo aver goduto di una collaborazione di otto anni con la Filarmonica Chamber Soloists che lo ha portato dal Lincoln Center di New York a diversi tour in Europa. Non a caso ha già suonato sui migliori palchi del Regno Unito, Francia, Svizzera, Austria, Italia, Spagna, Grecia, Cipro, Malta, ma anche su quelli più straordinari del Medio Oriente, degli Stati Uniti, del Messico, del Sud America e del Giappone. Ascoltarlo, non è solo un’occasione imperdibile per appassionati e non, ma anche un modo nuovo di vedere reinterpretati i greci classici fuori dai banchi di scuola.