Sono passati diversi anni da quando ho intervistato Valeria Marini ed è stata una situazione curiosa per via di imprevisti inattesi per entrambe che hanno posticipato l’appuntamento preso. Poi lei non ha mancato alla parola data e si è concessa in una sorta di collage di luoghi e diversi spazi temporali grazie ai quali, dopo settimane, abbiamo chiuso il cerchio. Vi propongo cosa mi raccontò perché si sta parlando molto di Valeria e del suo matrimonio estivo con Patrick Baldassari, un rapporto nato sull’onda di una profonda amicizia che dura da anni in quanto Patrick è l’organizzatore del Vip Master di tennis dove Valeria è una presenza fissa.
Ecco cosa ci aveva raccontato. Qualche memoria di quando era piccola? “L’unico ricordo che ho di quando ero piccolina è che andavo all’asilo dalle suore, ma un giorno è accaduto un fatto con una suora che non mi piaceva e non ci sono più voluta tornare”. Quanto conta la famiglia per lei? “Sono molto legata alla mia famiglia, ho un fratello che fa il commercialista ed una sorella che si è laureata in Economia e Commercio e si occupa di Marketing. Siamo stati cresciuti tutti e tre con un’educazione ferrea e condividiamo gli stessi principi, quindi non abbiamo problemi a ritrovarci”. E i suoi genitori? “Mia madre, in assoluto, è la mia migliore amica, ma fortunatamente ho anche amiche di vecchia data con le quali ho un buon rapporto perché nelle amicizie sono molto selettiva”.
Qual è l’amica famosa con la quale si trova meglio? “Con Maria Grazia Cucinotta perché nonostante sia una prima donna è rimasta semplice come me e quindi mi rivedo in lei”. Come si muove sul lavoro? “Sono una perfezionista e mi ci butto a capofitto, però sono anche un’istintiva poco razionale per cui a volte il mio lavoro diventa convulso. Riguardo ai risultati avuti ha contato soprattutto la mia determinazione e la mia costanza nel raggiungere gli obiettivi che mi prefisso. Se dovessi fare una proporzione tra gli incontri fortunati e costanza, vince la mia tenacia 90 a 10″.
Ha accennato a degli incontri fortunati, ci svela quali? “Certamente quello con il regista Pier Francesco Pingitore ad esempio, è stato lui a darmi la forza di credere in me stessa e anche di stare sul palcoscenico con un ruolo importante. Segue a ruota, l’incontro con il grande Alberto Sordi. Comunque io non voglio battere il ferro fino a che è caldo, metto solo insieme dei tasselli che mi arrivano, alcuni positivi, altri no”. Guarda al futuro dunque, o vive alla giornata? “Sono una che guarda lontano e che si costruisce lavorando. Certo per il lavoro ho dovuto penalizzare un poco la mia vita privata, ma quando ho un amore ne difendo la privacy con le unghie e con i denti”.
A cosa altro ha rinunciato per il suo mestiere? “Ad alcuni miei hobbies, ad esempio a me piace molto andare al cinema o a teatro, oppure visitare città che non conosco, ma anche semplicemente girare quelle dove capito. L’essere conosciuta mi limita e, a volte, mi ha costretta a fare qualche rinuncia, anche se la notorietà non mi disturba affatto, quindi la vivo felicemente”. Ha un colore che ama più di altri? “In generale, il rosso, quasi sangue tendente al bordeaux, che mi diverte abbinare al beje. Mi sono fatta fare anche un letto rosso, forse questa mia vena artistica è dentro di me perché anche se ho fatto il classico, avrei voluto frequentare l’artistico”. In quali pensieri si rifugia quando è serena? “Abbino l’idea di serenità ad una spiaggia sotto il sole caldo”.
Cosa la seduce? “Niente in particolare, però ho una bella collezione di di bambole, e tra queste, c’è anche qualche pezzo di quando ero bambina”. Le è mai capitato di raccontare bugie? “Nelle interviste no, mai. Nella vita privata qualcuna l’ho detta, però soprattutto per evitare di fare soffrire gli altri”. C’è una critica che l’ha molto delusa? “Sì, ed è legata al periodo in cui recitavo il personaggio della svampita. Una cosa è farla, diverso è essere una donna non intelligente”.