In “L’Ultima Estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo” di C. Fava, regia di Chiara Callegari, spettacolo teatrale fino a maggio in scena in molta parte di Italia (date e teatri alla fine), si ripercorrono gli ultimi anni di vita dei due magistrati. Fatti noti e meno noti, pubblici e intimi, per raccontare fuori dalla cronaca e lontano dalla commiserazione, la forza di quegli uomini, la loro umanità, il loro senso profondo dello Stato. Ma anche l’allegria, l’ironia, la rabbia e, soprattutto, la solitudine a cui furono condannati. Il diario civile di due uomini, non di due eroi.
Lo spettacolo, sul cui palco Simone Luglio e Giovanni Santangelo danno il meglio della loro capacità attoriale, è stato scelto come progetto speciale dal MAECI per rappresentare Falcone e Borsellino nel trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Oltre che in Italia, Albania, Grecia, Francia, Malta, Inghilterra, Scozia e Croazia, è stato il primo spettacolo mai rappresentato nella sala grande della Corte di Giustizia Europea in Lussemburgo alla presenza del Presidente della Corte Europea e del Ministro della Giustizia Italiana. Nel 2022 ha ricevuto il premio scudo.
Conosciamo meglio Simone Luglio.
IL PIÙ BEL REGALO RICEVUTO DA BAMBIN* ?
Ne ho tre e divisi per categoria di ricordo. L’istantanea di un ricordo, la navicella spaziale di Goldrake, mio padre che me porta di ritorno da uno dei suoi viaggi.
La tragedia, la pista delle biglie mangiata e distrutta dal nostro cane (gelosia?).
Il ricordo “per sempre”, i palloni, di qualsiasi forma, dimensione, pressione, colore e materiale che mi accompagnano ancora adesso.
IL PEGGIOR VOTO CHE HAI PRESO? E IN CHE MATERIA.
Nella pagella del primo quadrimestre sembravo non essere iscritto alla competizione scolastica ma a fine dell’anno me la cavavo quasi sempre. Ho sempre preferito le materie umanistiche e quelle artistiche.
TU BAMBIN*: DA COSA TI VESTI A CARNEVALE?
Sono stato un clown di un certo spessore avevo una crew di un certo livello. Nonna ai costumi, mamma “manager” che mi portava alle feste (il palco dell’oratorio come esordio improvvisato), un pò di capricci da vera star, gli accessori me li sceglievo personalmente con molta cura e un repertorio affinato dal tempo di battute e situazioni che facevano ridere solo me.
QUALE GIOCO AMAVI DA BIMB*?
Mi piaceva tantissimo, nel periodo estivo passato nella casa di campagna, costruire piccole città fatte di sassi, di vecchi mattoni e tutto il materiale che riuscivo a trovare in giro.
QUAL È IL TUO FIORE PREFERITO?
Non ho un fiore preferito mi piacciono molto tutti quei fiori che manifestano chiaramente la loro personalità come i girasoli che seguono il sole, le belle di notte che si aprono al tramonto e i tulipani che chissà cosa conservano li dentro.
LA PERSONA PIÙ IMPORTANTE DELLA TUA INFANZIA?
Mia madre
DA PICCOL* COSA DICEVI DI VOLERE FARE DA GRANDE?
Il poliziotto americano, quello con il distintivo ben in vista sulla divisa. Ma non ho mai fatto niente per diventarlo, per fortuna.
A CHI HAI DATO IL TUO PRIMO BACIO? NOME E DOVE
Il mio primo bacio si chiama Luana, estorto per sfinimento dopo una tipica, ridicola prova di coraggio. Sulla torre di una villa liberty abbandonata.
C’È UN SOGNO CHE SI RIPETE?
Più che un sogno c’è una sensazione che si ripete in sogni più o meno simili.
È stato così quando da ragazzo sognavo di tornare a scuola ed è così quasi quando sogno di essere in teatro e non sapere che spettacolo sto facendo.
PAZZIE PER AMORE? QUALE.
Ne ho fatte molte come fare migliaia di km per vedersi per mezzo pomeriggio ma le pazzie d’amore sono più per chi le fa che per chi le riceve. L’idea, la progettazione, la realizzazione della pazzia non sono esse stesse pazzia?
DICI PAROLACCE?
Mi piace tantissimo dire parolacce soprattutto in contesti dove non si dovrebbe.
( In scena non mi piacciono, perchè lo trovo un escamotage troppo banale per portare alla quotidianità un dialogo e poi non scandalizzano più nessuno. Di sti tempi scandalizza di più il congiuntivo).
QUAL È IL TUO FRUTTO PREFERITO?
Il fico d’india, è raro, si fa attendere e se non lo sai maneggiare ti punge!
COME PRENDI LA PIZZA DI SOLITO
Prendo una margherita con crudo la taglio a spicchi e la mangio con le mani
QUALI GUSTI DEL GELATO PREFERISCI?
Se sono in Sicilia mangio solo granita al limone. Altrimenti il pistacchio ma solo se il colore del gelato al pistacchio e più sul marroncino che sul verde.
VEGETARIAN*, CARNIVOR*, VEGAN*
Carnivoro in quanto mangio la carne ma non è il mio cibo preferito.
COSA NON DEVE MANCARE IN FRIGORIFERO O NELLA DISPENSA DI CASA?
Il riso basmati e la marmellata al limone. Non da usare insieme ovviamente, anche se…
DOLCE O SALATO?
Salato, non c’è partita. Non li metto nemmeno in competizione.
UNA FIGURACCIA FATTA?
A me mancano i tempi, sono un batterista che segue la sua band immaginaria. Quando c’è da dire qualcosa al momento sbagliato eccomi sono qui. Il mio spirito guida è il Sig. Malaussène di Pennac
TI HANNO MAI FATTO UNO SCHERZO DI CATTIVO GUSTO? QUALE?
Da bambino dei ragazzini più grandi, per scherzo, mi hanno chiuso nello sgabuzzino di un sottoscala. È stata la prima volta che mi trovavo a tu per tu con il buio più nero. Pur avendo una paura matta del buio ho capito che la via più facile per farsi aprire era non fare assolutamente niente. Dopo un po’ mi hanno lasciato uscire. Credo di avergli rovinato lo scherzo. Ma un minuto in più e sarei morto di paura.
L’ANIMALE PREFERITO?
La rana della pioggia del deserto, dal verso terrificante simile a un peluche con un trombetta dentro.
SCEGLI: TELEVISIONE O RADIO?
La radio ha un fascino tutto particolare e mi fa più compagnia da adulto, mi piacerebbe sperimentarla. La televisione mi ha cresciuto da bambino ma forse era un altra televisione.
COSA FAI QUANDO SEI TRISTE?
Quando sono stanco, triste, scarico di energia passo intere giornate in casa senza uscire, mi ricarico come se casa fosse il mio power bank. Sto davanti alla tv a cambiare canale senza guardare veramente nulla. Mio fratello ha chiamato questo periodo, del quale ogni tanto ho bisogno soprattutto dopo un periodo di lavoro stressante o una tournée molto lunga, “i domiciliari”.
LA PRIMA COSA CHE GUARDI IN UNA PERSONA?
Concentrandomi sugli occhi mi faccio affascinare dall’amore e la passione, che la persona che ho davanti, mette nelle cose che fa.
D’ESTATE: MARE O MONTAGNA?
Sono Siciliano, non potrei mai tradire il mare.
COLLEZIONI (O HAI COLLEZIONATO) QUALCOSA? COSA
La mia vita sempre in viaggio purtroppo mi costringe a razionalizzare lo spazio e il peso della mia valigia, questo non aiuta certamente la pratica del collezionismo. In passato sono riuscito a collezionare dei numeri rari di alcuni fumetti che custodisco gelosamente.
SEI SUPERSTIZIOS*?
No, ma facciamo corna non si sa mai.
LO SPORT CHE SAI FARE MEGLIO?
Ho giocato per tantissimi anni a pallacanestro fino alla serie c2 è, e resterà il mio primo amore. Adesso da qualche anno gioco per praticità molto di più a padel, dopo aver giocato tanti anni anche a tennis e ci si diverte un botto, vi assicuro.
UN PITTORE/PITTRICE E UNO SCRITTORE/SCRITTRICE?
Renato Guttuso mi ha fatto conoscere la mia terra più di chiunque altro. Come scrittore invece sono nel periodo del collettivo Wu Ming una scrittura giovane con tanti riferimenti storici.
IN CUCINA QUALE PIATTO SAI PREPARARE? E CHE VOTO TI DAI?
Ho imparato da mia mamma che tornava alle 13.30 da lavoro a tirar fuori dei piatti in pochi minuti e anche quando sembrava non ci fosse nulla in dispensa. Non lascio mai morti di fame i miei commensali anche se fanno un improvvisata. Ovviamente se c’è da preparare una carbonara non mi tiro mai indietro e con tutti i crismi. Mangiamocelo un 8 pieno.
DOVE ERI L’11 SETTEMBRE DEL 2001 ?
Ero in casa avevamo appena finito di pranzare e dalla tv accesa ecco le prime immagini, ho pensato (come in molti) sembra un film, non la realtà. Li mi sono accorto che siamo così bombardati da immagini costruite per rendere spettacolare la nostra vita, da non distinguere cosa sia reale e cosa no.
3 AGGETTIVI PER DESCRIVERTI
È difficile descriversi anche perchè quando si parla di se stessi si tende troppo spesso ad assolversi.
IL TUO PEGGIORE DIFETTO
Se non sto bene in un posto o in una situazione non riesco a dissimulare, inconsciamente divento antipatico e si vede benissimo.
LA TERRA PIÙ BELLA CHE HAI VISITATO (NON L’ITALIA) E IN CHE ANNO
Non è solo la natura che mi colpisce anche l’ingegno dell’uomo mi emoziona. Da l’Arch de la Defanc di Parigi, alla fauna incredibile delle isole Keys, passando dall’arcipelago di Stoccolma, ai Suq di Marrakech.
CHE ANIMALE VORRESTI ESSERE?
Un nibbio che sa volare e andare dove vuole ma allo stesso tempo ha la capacità di restare completamente fermo in aria, sfruttando le correnti per osservare, da un punto di vista privilegiato, cosa succede sotto di se.
UNA CANZONE SOTTO LA DOCCIA
La canzone sotto la doccia segue le leggi del tormentone del periodo, adesso sto cantando ripetutamente “ ma che mare, ma che mare…”
CI SONO DELLE RAGIONI PER CUI TI CHIAMI COSÌ?
I miei genitori a una scampagnata si innamorarono di una bambina bellissima di nome Simona, figlia di amici, e si ripromisero di chiamare il loro prossimo figlio o figlia Simone o Simona. Avranno tifato sicuramente per Simona ma alla fine è nato un Simone il terzo figlio maschio.
CHI AMMIRI TRA I VIVENTI?
In questo istante tutti quelle ragazze e quei ragazzi in Iran che stanno dando la vita opponendosi al regime per i loro diritti.
SE RINASCESSI: VUOI RINASCERE UOMO O DONNA?
Senza dubbio donna. Uomo ho già vissuto in questa.
CHI NON INVITERESTI A CENA (CONTEMPORANEO O DEL PASSATO)?
Non credo che, chi non inviterei a cena, vorrebbe venire a cena da me quindi non mi pongo nemmeno il problema.
COSA NON TI PIACE DEL TUO ASPETTO?
Non mi piace la sua facilità di modificarsi in brevissimo tempo.
COME VORRESTI MORIRE?
Esclusa l’opzione di rimanere in vita per sempre, se dovessi proprio scegliere vorrei morire senza rompere le balle a nessuno.
HAI UN DESIDERIO PER IL FUTURO?
Tasto dolente, mi sono sempre imposto di non avere desideri manifesti. Quelli che ho sono sensazioni e stati d’animo che qualsiasi tentativo di traduzione li sminuirebbe.
A COSA STAI LAVORANDO IN QUESTO MOMENTO:
In generale dopo la pandemia sto lavorando a creare una realtà che sia più mia e indipendente, il primo passo è stato il progetto su Falcone e Borsellino, “L’ultima estate” di Claudio Fava regia di Chiara Callegari. Un progetto che ho fortemente voluto, finanziato e che mi vede protagonista anche come attore. All’inizio dell’anno ho avviato altri due spettacoli come attore/regista: un progetto su Leonardo Sciascia con il Teatro Stabile di Catania e una prima messa in scena italiana di un testo di un drammaturgo Uruguaiano S. Sanguinetti per il teatro di Arezzo. Il prossimo progetto e in fase di realizzazione in collaborazione con il Teatro Regionale di Orano in Algeria e l’Istituto di Cultura Italiana di Algeri che vedrà coinvolti attori e attrici italian* e algerin*, per il festival internazionale del teatro.