Non potevano che trovarsi vicini il calciatore Campione Del Mondo 2006 Luca Toni e Modena, la città dove Luca è cresciuto e che dista solo pochi chilometri da Pavullo nel Frignano suo paese di nascita. Entrambi, l’uomo e la città, vivono di andatura.
Da una parte la potenza. Luca Toni ha conquistato i tifosi a suon di gol e, dopo essere stato strappato alla Fiorentina con un ingaggio calcistico milionario, ora vive in Germania e gioca per il Bayern Monaco.
Dall’altra i cavalli (motoristici!). Modena si è conquistata di diritto il titolo di ‘motortown’ italiana, nemmeno Detroit ha tale fama visto che i più prestigiosi marchi sportivi, non solo Ferrari e Maserati, sono nati qui.
Ma per il particolare tessuto urbano e sociale a misura d’uomo, Modena non è certo una città da vivere di corsa, tantomeno con Luca Toni che, nell’insolita veste di guida turistica, ci porta tra i vicoli del centro storico di questo capoluogo di provincia, percorso Unesco dal 1997. Il Duomo, la Piazza Grande, la Torre Ghirlandina, tre punti di forza in pochi metri. “La Torre – ci racconta l’attaccante – è il simbolo della città e deve il nome alle balaustre che si attorcigliano nella guglia. Ora che vivo all’estero, appena torno e rivedo la piazza del Duomo con il suo magico gioco di chiaroscuri mi sento davvero a casa”.
E se i fasti del 1598, quando Modena era la capitale del Ducato d’Este, si colgono ancora nell’architettura del Palazzo Ducale e nelle divise senza grinze dei giovani cadetti dell’Accademia Militare che oggi vi ha sede, con l’evoluzione del gusto il rosso Ferrari si è unito a quello dell’aceto balsamico e delle altre eccellenze del territorio. Tutti i giorni, infatti, le bancarelle dell’attiguo piccolo mercato in stile Liberty di via Albinelli sono stracolme di ogni genere di golosità, dai classici prosciutti e formaggi Dop alle specialità del Nocino e degli amaretti morbidi modenesi. “In via Albinelli si trova anche la vecchia trattoria Aldina e non lontano c’è l’Hosteria Giusti un cult tra i locali – suggerisce Luca Toni -, ma se amate i bolliti, magari innaffiati da un buon bicchiere di Lambrusco, i migliori del territorio da oltre 50 anni si mangiano al ristorante Bianca”.
Non solo cibo però. I modenesi hanno a cuore il passato e ospitano le auto storiche con la stessa cura degli oggetti d’arte, per la gioia degli appassionati nelle gallerie private non mancano rari modelli del Tridente e del Cavallino. Ma anche l’originalità distingue questa gente. Giuseppe Panini, fondatore dell’omonima azienda ha donato alla città la sua collezione privata di figurine e ne ha fatto così la capitale mondiale di immaginette. Nelle grandi bacheche del Museo della Figurina in Palazzo Santa Margherita, ognuno potrà ritrovare il ‘celo/manca’ degli anni della fanciullezza. “Io ho avuto il piacere di vedermici ritratto e quella dei Mondiali di Calcio 2006 – ricorda Toni – è andata a ruba”.
Sgranocchiando le greppole, parti grasse del maiale essiccate e fritte come patatine, arriviamo davanti alla Premiata Salumeria Giusti. Nel suo genere è il più antico negozio d’Europa, ha servito il compositore Gioacchino Rossini, e, in epoche recenti, Luciano Pavarotti, modenese doc al quale, dopo la scomparsa, è stato intitolato il Teatro Comunale.
Davanti alla bottega, intanto, arrivano dei tifosi e mentre Modena accogliente si accende delle prime calde luci notturne salutiamo Luca Toni. Lo aspettano gli autografi e l’affetto dei fan.