Pochi anni fa (nel 2006) è stato votato il finlandese più importante e dalle urne è uscito il nome di Carl Gustaf Emil Mannerheim. Ed è a lui che abbiamo reso omaggio appena entrati nel cimitero di Hietaniemi di Helsinki, un sito particolare perchè circondato dall’acqua sui tre lati. Pare una penisola.
Carl nacque nel 1858, quando ancora la Finlandia faceva parte della Russia, da una famiglia molto ricca, ma il padre fece bancarotta. Era uno dei 7 figli e la sua vita cambiò in maniera repentina. Fortunatamente la madre, restata sola perché il padre di Carl per cercare di mantenere la famiglia andò a cercare fortuna all’estero, riuscì a conservare buone relazioni con l’alta borghesia finlandese.
Grazie a queste conoscenze riuscì a fare studiare tutti i suoi figli. Per un’assonanza del cognome con una parola italiana allora molto conosciuta in Finlandia, a scuola Carl venne soprannominato Maccaroni. Pur irriso, frequentò la Scuola Militare e in modo meritorio fece carriera potendosi permettere di terminare gli studi a San Pietroburgo.
Rientrò così di diritto in quel mondo che li era stato negato e sposò una bella ragazza dell’alta società, con la quale ebbe due figlie che però non gli diedero dei nipotini.
Nel 1917 andò a capo della Army e fu colui che comandava le truppe durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1939 la Finlandia fu l’unica a non volere fare parte della Russia; per questo la Russia le si schierò contro in una sorta di Guerra Fredda. La Finlandia si è sempre battuta per restare indipendente e quando la Guerra coinvolse tutta l’Europa la Finlandia approfittò della distrazione della Russia per seguire questa strada.
All’ingresso c’è l’area dedicata ai 3.300 soldati morti durante la Guerra. Alla fine dell’area riservata alle tombe dei soldati, c’è un muro con i nomi di tutti quei militari le cui madri non avevano voluto che fosse eretta la piccola tomba a memoria del soldato che non era tornato dal fronte subito dopo la fine della Guerra. Le madri si dicevano convinte che i loro figli fossero vivi: “Tornerà, vedrete. Lo sento, per cui non voglio la tomba”. Soltanto dopo la morte di tutte queste madri, si è potuto procedere a mettere i nomi di quei soldati mai tornati, ma –tenuti in vita- per affetto materno..
Altre personalità da onorare sono l’architetto Aalvar Alto, a lui si devono la costruzione delle opere più prestigiose della città, il progetto del Centro Culturale di Siena e il famoso vaso Savoy, Mika Waltari, scrittore, tra i suoi libri storici più famosi Sinuhe L’Egiziano, che ispirò un film a Hollywood e fu tradotto anche in italiano.
Ancora troviamo Sophie Mannerheim, non solo la creatrice della Mll, un’organizzazione fondata dopo un infelice matrimonio che ha voluto aiutare le nurses a curarsi dei bambini, ma anche colei alla quale si deve la creazione di Mummys, un simpatico peluche simbolo per tutti i bambini finlandesi.
Nel cimitero di Helsinki è anche seppellito un italiano. Si tratta di Diego Manzocchi, un pilota che cadde durante la Guerra e che la moglie finlandese non sentì ragioni e volle seppellire qui.