Bergolo, il paese di pietra langarolo, presenta per l’estate 2010 la consueta mostra d’arte all’aperto, sempre visitata da un folto pubblico. “Dio dorme nel sasso”, dello scultore altoatesino Franz Christanell, è un’installazione che appare quanto mai coerente con il contesto ambientale e urbano del luogo: ha inizio alla cappella di San Sebastiano, sulla collina del vento, con un percorso che si snoda lungo il versante fin verso il paese, prosegue lungo la via di pietra, al belvedere sulla Valbormida, nella piazza della Chiesa e su fino al Villaggio Erica dove si trovano la piscina e il ristorante.
Le opere raffigurano animali, ma anche cuori: un viaggio personale dell’artista dentro l’amore per la natura, realizzato in scultura e con la tecnica dell’assemblaggio usando antichi attrezzi agricoli o parti di oggetti di uso comune, tutti rigorosamente in materiali naturali (legno, ferro, ceramica, pietra), che così ritrovano nuova vita nell’arte.
Il messaggio dell’autore è animista, dove il dio ispiratore si ritrova in tutti gli esseri viventi che popolano il pianeta, e la prova dell’artista che crea le sue opere testimonia una celebrazione che è anche speranza contro gli inquinamenti, le ingiustizie, il dolore causato dall’uomo. In mostra si trovano vigilanti, cuori intrappolati, animali selvatici e anche estinti, e si tratta di opere originali realizzate negli ultimi sei mesi appositamente per l’esposizione bergolese: sull’altare della Chiesa di San Sebastiano, una pietra dalla forma speciale dipinta di oro è un omaggio alla Valle Bormida riscattata dopo un secolo e oltre di inquinamento chimico dell’Acna di Cengio.
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