«Voglio anticipare che tutte le volte che vado in vacanza mi faccio male, d’altronde è l’unica situazione dove, o pratico degli sport, o faccio cose inusuali. E come dice un mio amico “lo sport è salutare…con la manina però”. Quindi non mi fanno male le vacanze, ma sono io che faccio del male a loro rovinando il paesaggio con il sangue, le tumefazioni e quant’altro. Nell’85 io e mia moglie siamo andati a fare un viaggio in un villaggio alle Maldive.
La prima sera durante un gioco sono scivolato rovinosamente dal palco facendomi male a tutta una coscia. Entrare in acqua nei giorni a venire è stato terribile perchè il sale bruciava sulla pelle viva.
Il secondo giorno a tavola giocando con una forchetta mi sono trapassato un dito quasi da parte a parte. Il terzo giorno, invece, siamo andati a fare un tour con un vecchio barcone maldiviano e benché io sia stato l’ultimo a salire, appena ho appoggiato un piede sul legno si è aperta una voragine. Sono andato dentro fino al ginocchio facendomi uno sbrego impressionante, meno male che non era la gamba già ferita.
Tra l’altro è stato ridicolo: c’è stata una scena di panico perchè tutti anzichè prendersi cura di me scappavano per paura di affondare. Comunque il dottore del villaggio mi ha curato per il terzo giorno consecutivo e quando mi ha visto mi ha detto: “Non ho mai lavorato così tanto come da quando sei arrivato tu”. Il quarto giorno è stato di riposo obbligato e il quinto giorno sono stato graziato. Mentre facevo snorkeling da solo sono stato circondato da squali. Un grande spavento, ma sono riuscito a rientrare stranamente indenne».
Paolo Belli